Un ventenne considerato tra i capi della piazza di spaccio dei palazzi popolari “Arlecchino” è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Latina. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della Procura, è stata eseguita ieri e segna un passaggio importante nelle indagini sui contrasti che hanno infiammato la criminalità locale, culminati nei quattro attentati esplosivi del mese scorso.
Il giovane, difeso dall’avvocato Massimo Frisetti, è accusato di estorsione e atti persecutori nei confronti di un 25enne con cui in passato aveva avuto rapporti di affari. Le indagini ricostruiscono una vicenda che ruota attorno a una società di noleggio auto utilizzata dal gruppo per spostamenti e attività legate allo spaccio di stupefacenti. Quando i rapporti si sono incrinati, il ventenne avrebbe preteso denaro dal socio, arrivando a colpirlo con aggressioni e pesanti minacce.
Un episodio che, secondo gli investigatori, si inserisce in una catena di ritorsioni messe in atto dai giovani contro fazioni rivali. Una spirale fatta di pestaggi, intimidazioni con armi in pugno e regolamenti di conti spesso mai denunciati, che avrebbe acceso ulteriormente lo scontro tra bande emergenti.
Proprio da queste azioni di forza, spiegano gli inquirenti, potrebbero essere maturati i motivi degli attentati esplosivi che hanno scosso Latina a inizio settembre, il primo dei quali fu interpretato come un affronto diretto ai vertici della piazza di spaccio legata ai palazzi “Arlecchino”.









