Incendio al porto di San Felice, scatta il piano per la tutela

A seguito dell’incendio divampato sabato scorso al porto di San Felice Circeo, che ha coinvolto tre imbarcazioni da diporto, il personale del gruppo nautico dell’ente Parco Nazionale del Circeo ha fornito il proprio supporto, sotto il coordinamento dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina, al fine di tutelare l’ambiente marino. In particolare, sono state fornite 30 barriere galleggianti assorbenti che hanno consentito di circoscrivere ed assorbire benzina, olio e gasolio senza trattenere l’acqua. Si tratta di barriere fornite all’ente Parco dal Ministero dell’Ambiente. “Vorrei ringraziare il personale e i tecnici del Parco nazionale del Circeo afferma il Commissario del Parco Nazionale del Circeo, Emanuela Zappone per il fattivo e concreto contributo nell’intervento per evitare che potessero derivare danni ambientali dal grave incidente che ha visto andare a fuoco diverse barche nel fine settimana al porto di San Felice Circeo. In collaborazione con la Guardia Costiera, che ringrazio per la disponibilità e la collaborazione, abbiamo fornito il nostro supporto, a conferma della competenza e della cultura tecnica nella tutela e salvaguardia dell’ambiente che caratterizza l’esperienza e la storia del Parco Nazionale del Circeo. Un’attenzione  costante da parte del Parco che riguarda anche il Sito di Importanza Comunitaria marino, da alcuni anni in gestione all’Ente Parco e di grande valore sia ambientale che archeologico”. Il Parco del Circeo ha inoltre in programma, sempre sotto il coordinamento della Guardia Costiera, attività di monitoraggio e raccolta rifiuti solidi negli specchi acquei circostanti il Porto di San Felice Circeo, da eseguirsi con il battello spazzamare in dotazione all’ente Parco. Attività rese possibili grazie alla sinergia istituzionale in atto con la Guardia Costiera di San Felice Circeo e di Terracina.