Materie prime italiane, protocollo d’intesa tra Plasmon e ministero dell’Agricoltura

Plasmon
Lo stabilimento Plasmon di via Migliara 45

Latte del Trentino, grano della Puglia e tanti altri prodotti di alta qualità saranno utilizzati dalla Plasmon di Latina nella produzione di cibi per bambini. Anche questo è stato deciso nel protocollo d’intesa tra il ministero delle Politiche agricole e alimentari e l’azienda hanno firmato questa mattina, finalizzato a valorizzare la sicurezza dei prodotti alimentari per l’infanzia.

La Cina, dove nascono circa la metà dei bambini di tutto il mondo, vede l’Italia come produttore dell’agroalimentare di qualità. Lo stesso accade in Georgia, e nei mercati orientali. L’attenzione per la sicurezza alimentare e le proprietà nutrizionali del cibo è sempre più alta.

Plasmon, che in Italia ha il principale stabilimento produttivo proprio nel capoluogo pontino, si è impegnata per questo ad aumentare, nei prossimi cinque anni, l’approvvigionamento di prodotti agroalimentari nazionali portando dalle attuali 16mila a 25mila tonnellate annue gli acquisiti di materie prime 100% italiane in comparti come carne, frutta, verdura, cereali, latte, pesce, olio.

Il protocollo, sottoscritto dal ministro Gian Marco Centinaio e dal general manager di Plasmon – Ktaft Heinz Italia, Felipe Della Negra De Paula, prevede in particolare il rafforzamento delle filiere alimentari italiane attraverso l’utilizzo di un ‘bollo/marchio di riconoscibilità’ a tutela della qualità e della sicurezza dei prodotti alimentari per l’infanzia, la promozione della corretta alimentazione e adozione della dieta mediterranea nei primi mille giorni di vita dei bambini e la diffusione di buone pratiche di filiera che possano valorizzare il Made in Italy sul mercato nazionale ed estero.

“Con l’accordo di oggi – ha detto Centinaio – andiamo a sostenere le politiche di filiera per garantire la qualità, la sicurezza e i requisiti nutritivi dei prodotti agroalimentari destinati all’infanzia. Grazie anche al coinvolgimento del Crea nel protocollo Plasmon, metteremo a disposizione sistemi e soluzioni innovative nel campo della ricerca, dall’agricoltura di precisione alla tracciabilità anche con tecnologia blockchain. Vogliamo tutelare sempre di più i produttori e i consumatori e portare le imprese a ragionare sempre più col mondo agricolo”.

Sull’intesa e il nuovo bollino di qualità italiana certificata hanno espresso soddisfazione Copagri, e il segretario nazionale della Uila-Uil, Giorgio Carra.