La casa di Neanderthal nella villa confiscata alla criminalità organizzata

Giuseppe Schiboni

Riprende slancio al Circeo il progetto di realizzazione della casa di Neanderthal, all’interno della villa del Morrone confiscata alla criminalità organizzata.

Il Comune di San Felice Circeo dà notizia che la Regione Lazio ha destinato per il recupero e la trasformazione del bene 70mila euro, consentendo così la realizzazione del progetto per la valorizzazione di uno dei simboli del Circeo più noti al mondo, il cranio dell’uomo di Neandertal ritrovato 80 anni fa all’interno di grotta Guattari.

Rispondendo all’inizio dell’anno al bando regionale per le somme a disposizione delle amministrazioni locali, il Comune di San Felice Circeo ha ricevuto il finanziamento per la copertura del quadro economico di circa 115mila i cui fondi 70mila arriveranno dalla Regione e la restante somma dal bilancio comunale.

La Villa del Morrone, centrale rispetto al percorso, diventerà la Casa di Neanderthal, nel rispetto delle modalità e delle finalità previste nell’atto di assegnazione; dei bisogni della comunità e della città; delle opportunità del contesto; degli obiettivi dell’Amministrazione Comunale, in merito al miglioramento dell’offerta dei servizi sociali e alla valorizzazione del territorio e dell’aspetto culturale, identitario, connotante.

Si tratterà di un processo di valorizzazione del patrimonio territoriale, archeologico, storico, ambientale e paesaggistico, attraverso la conoscenza, la comprensione e la fruizione, associando queste attività, all’interno di uno spazio attivo e polifunzionale, in cui si ritrovino le radici della cultura italiana ed europea e, al contempo, una politica di tutela e di educazione dei più giovani, con o senza disabilità, e di un loro accompagnamento alla maturità.

L’organizzazione e la gestione della Casa di Neanderthal saranno affidate alla costituenda Rete Territoriale di Imprese Il Mito di Circe, che riunisce imprese commerciali e professionali, e mette in rete associazioni, artigiani ed enti diversi, e che sta nascendo in stretto rapporto con l’Amministrazione Comunale (tra i due soggetti è già stato siglato un Protocollo d’Intesa), con obiettivi legati alla valorizzazione del territorio e alla gestione condivisa delle risorse e dei beni indisponibili.

Soddisfatto il sindaco Giuseppe Schiboni e il delegato ai lavori pubblici Monia Di Cosimo: “Il finanziamento ottenuto – dicono i due amministratori – e la naturale conseguenza delle attività che abbiamo messo in campo con il convegno di maggio e l’interesse che abbiamo suscitato anche con il titolo della città della cultura. La sfida che abbiamo avviato attraverso lo sfruttamento culturale del territorio sta dando i suoi frutti e queste ulteriori risorse ottenute sono la dimostrazione che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta”.