La lente dalla Procura sul cimitero di Latina. Ricorsi al garante della privacy

Sul cimitero di Latina indaga la Procura. Ci risulta che alcune persone, tra cui amministratori comunali, siano state sentite come persone informate dei fatti per conto della Procura di Latina”. Così questa mattina Antonio Bottoni, referente della sezione pontina di Codici, in apertura della conferenza pubblica organizzata al Circolo Cittadino di Latina sull’azione portata avanti da diverse associazioni a tutela dei consumatori e dal Partito Comunista.

La notizia di un esposto sulle pretese del “gestore” del cimitero, la società Ipogeo, ritenute illegittime, era stata già diffusa in occasione della raccolta di firme avviata dallo stesso gruppo a metà ottobre scorso. Oggi quella dell’apertura di un fascicolo.

La conferenza al Circolo Cittadino, tenuta oltre che da Bottoni, dai rappresentanti locali della associazioni AssoConsItalia e Udicon, Daniele Mazzoli, Costanzo Nacci e Massimiliano Bonomo Papotto, e dal segretario del Partito Comunista di Latina Sergio Sciaudone, ha visto la partecipazione di diversi cittadini e imprenditori che operano nel settore funebre. In sala, tra il pubblico, anche i consiglieri comunali Giovanna Miele di Forza Italia, Massimiliano Carnevale e Andrea Marchiella, rispettivamente capigruppo di Lega e Fratelli d’Italia.

L’incontro pubblico è arrivato alla vigilia di un’altra simile iniziativa sul cimitero organizzata per domani dalle associazioni Codacos e Federconsumatori, in programma alle 17 presso l’aula De Pasquale del Comune di Latina, a cui prenderà parte anche l’assessore Emilio Ranieri. “Vediamo, insieme all’amministrazione comunale, cosa è stato fatto e cosa dovrà essere fatto. A poco più di un anno alla fine della consiliatura è giunto il tempo perché ci vengano fornite risposte chiare ed inequivocabili che solo l’attuale Amministrazione può fornire”, hanno detto ieri i referenti delle due associazioni Massimo Cusumano e Laura Ardia che hanno accolto con soddisfazione il recente protocollo d’intesa con il Comune per la vigilanza dei servizi comunali appaltati.

Ma è proprio su questo punto che si distingue l’azione contro le estumulazioni d’ufficio “minacciate” da Ipogeo e l’assoggettamento alla tassa di mantenimento loculo a tutti gli utenti del cimitero messa in atto dall’altro gruppo di associazioni e dal Partito Comunista. “Noi sottoscriveremo il protocollo d’intesa per essere presenti ai tavoli, ma vanno dette tre cose – ha dichiarato Bottoni -: la prima è che questo protocollo, ai sensi di una legge 244 del 2007, arriva con un ritardo imperdonabile anche a questa amministrazione comunale; la seconda è che ok sì al protocollo d’intesa tra associazioni per la difesa dei diritti dei cittadini e il Comune, ma manca una terza parte, quella dei gestori (in questo caso dove sta Ipogeo?); la terza è che il protocollo approvato è valevole per i contratti d’appalto che verranno e non per quelli in corso, quindi nel caso specifico stiamo perdendo tempo”.

Il gruppo al tavolo del Circolo Cittadino ha ripercorso la questione che ruota attorno alla contestazione del mancato rispetto della regola base del diritto, ovvero che la legge non ha valore retroattivo. La battaglia legale messa in atto con diffide e quanto altro a tutela dei cittadini poggia sul fatto che le regole introdotte con la gestione di Ipogeo dovrebbero essere applicate per le sepolture contrattualizzate dopo il 2008 e non per quelle effettuate quando vigeva altra durata delle concessioni loculi e non esisteva la cosiddetta tassa sul morto.

Nel corso della conferenza, gli organizzatori della stessa hanno portato a conoscenza del pubblico che a seguito delle diffide rivolte a Comune e Ipogeo a non porre in essere azioni sulla sepoltura concessa ai propri cari estinti, il segretario generale dell’ente di piazza del Popolo, Rosa Iovinella, ha scritto al dirigente del servizio preposto, l’ingegnere Angelica Vagnozzi a capo dei Lavori pubblici, di valutare le contrapposte istanze (fa riferimento anche alle repliche di Ipogeo alle diffide) e di relazionarle in argomento. La nota di Iovinella è indirizzata per conoscenza anche al sindaco Damiano Coletta, all’assessore Ranieri e agli interessati.

Ultima novità riguarda un’altra azione promossa dalle associazioni Codici, AssoConsItalia e Udicon, assunta a seguito degli ultimi inviti di Ipogeo a “regolarizzare” le sepolture effettuati attraverso l’esposizione di bigliettini gialli apposti sulle tombe, “con tanto di nominativi di persone fatte passare come morose”. Lamentata la violazione della privacy e relativo danno subito, la battaglia sarà affrontata – su iniziativa di queste associazioni – “davanti al Garante della Privacy chiedendo una sanzione e se possibile il risarcimento danni per il quale ci si rivolgerà anche al giudice civile per la determinazione”.