La torre idrica di Pontinia al centro del set della serie tv Amazon “Citadel: Diana”

L’altra sera molti cittadini di Pontinia, e non solo, sono balzati sul divano quando, nello sviluppo ad alta tensione del finale di stagione dell’acclamata serie TV diretta da Catinari, è comparso nell’epilogo della narrazione l’iconico e storico acquedotto di Pontinia.

Non solo una quinta, ma l’edificio per via della sua vecchia funzione di acquedotto è proprio al centro dell’epilogo della spy story dispotica ed è qui che la protagonista, l’agente 308 Diana Cavalieri magistralmente interpreta da Matilda De Angelis, ha lo scontro finale.

Complice una fotografia davvero eccezionale, diretta da Diego Dussuel Erazo, la torre idrica di Pontinia ammalia la scenografia e la fotografia per via della sua posizione ruotata rispetto agli assi viari che la raggiungono, seducendo lo spettatore. Sulla facciata dell’ex acquedotto, proprio all’altezza della cisterna dell’acqua, è stata realizzata la scritta “Torre idrica n. 14” per le esigenze narrative del finale della season premiere. Il dettaglio che non sfugge è che il carattere tipografico utilizzato ricorda proprio quelli dell’epoca in cui fu fondata Pontinia nel 1934: quest’anno ricorre il 90° dalla fondazione. Anche parte degli interni sono stati filmati: si riconoscono le opere murarie in pietra di tufo e mattoni e parte delle scalette di servizio interne in cemento come anche le griglie del pavimento, mentre altri dettagli sono stati schermati con pannelli per esigenze scenografiche. Sempre per le esigenze narrative, la serie si svolge per lo più in una Milano del 2030, la Torre Idrica di Pontinia – progettata dall’architetto Oriolo Frezzotti nel 1934 – è idealmente collocata a Milano.

Grazie all’intervento di riqualificazione, che si è concluso nel 2016, la Torre Idrica è oggi accessibile al pubblico fino alla sua terrazza panoramica servita da un moderno ascensore ed è un esempio di archeologia industriale mantenendo inalterata la propria personalità architettonica che declina i canoni dell’architettura razionalista rendendo monumentale anche una infrastruttura tecnica come un acquedotto. Le “location” della serie “Citadel: Diana” sono tutte d’eccezione ed è una di quelle rare volte che viene presentata un’Italia diversa dai luoghi tradizionalmente filmati: la torre idrica di Pontinia è infatti in buona compagnia con la Tonnara di Scopello in Sicilia, ⁠il Cretto di Gibellina, opera impareggiabile di land art di Burri.