Lab DFG, Premio Invictus: Luca Pancalli nominato “Ambassador”

Lab DFG, Premio Invictus: Luca Pancalli nominato "Ambassador"

Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, è stato nominato “Ambassador” del Premio Letterario Sportivo Invictus, la rassegna culturale promossa dalla casa editrice Lab DFG giunta alla quarta edizione.

Dopo aver ringraziato la giuria e tutte le persone presenti alla cerimonia di premiazione, che si è svolta presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico di Roma, Luca Pancalli ha voluto ricordare un grande giornalista come Gianni Minà, scomparso ieri all’età di 84 anni:

“E’ stato uno dei primi giornalisti vicini al movimento paralimpico. Con la sua sensibilità e curiosità ma anche spessore umano già nel lontano 1976 capì che nel mondo paralimpico qualcosa stava per cambiare”.

Pancalli, che è stato nominato Ambasciatore perché le sue azioni e le sue battaglie hanno inciso nell’evoluzione della cultura italiana, ha quindi osservato:

“E’ necessario interrogarsi sul fatto che i giornalisti sportivi devono produrre cultura, utilizzando con delicatezza e senso di responsabilità lo strumento sportivo per tentare di cambiare il Paese. Nel 1821, un letterato come Giacomo Leopardi scriveva la lode A un vincitore nel pallone, per dire come già duecento anni fa uomini di straordinaria cultura erano attenti a ciò che accadeva attorno a loro.

Bisogna quindi nobilitare la funzione del giornalismo sportivo, che non è solo quella di fare cronaca ma anche quella di aiutare una società a crescere. Va narrato, in sostanza, non solo tutto ciò che fa medaglia ma anche tutto ciò che fa socialità. Tutti noi abbiamo un impegno, ciascuno nel proprio ambito, ed è quello di aiutare questo Paese a essere un Paese migliore”.

Questo il commento dell’ideatore e organizzatore del Premio Invictus con la sua Lab DFG, Giovanni Di Giorgi:

“Per il premio che promuoviamo con grande passione e professionalità la nomina del Presidente Pancalli è qualcosa di veramente rilevante. Lo spirito dell’invictus è il principio fondante del nostro concorso che, nel panorama nazionale dei premi letterari dedicati allo sport si è posto l’obiettivo di elevare il valore ‘culturale’ della letteratura sportiva. Lo sport è un fenomeno globale del nostro tempo che crea identità, rafforza appartenenze, genera memorie condivise, e avere quale ambassador una persona dello spessore di Luca Pancalli, che rappresenta in pieno lo spirito dell’invictus, è il massimo per trasmettere questi valori alle nuove generazioni.

Ringrazio quindi la giuria che ha votato all’unanimità il nome di Pancalli, che ritengo un visionario capace, attraverso il paralimpismo, di dare la possibilità a migliaia di persone di coltivare il sogno di una vita migliore insieme all’opportunità di poter scoprire le proprie potenzialità e la possibilità di superare limiti che si pensavano invalicabili”.