Lago di Fondi esondato, agricoltori e allevatori danneggiati: parte l’esposto

Il vice sindaco di Monte San Biagio ha presentato un esposto, depositato presso il commissariato di Polizia di Fondi, per denunciare la grave situazione venutasi a creare per l’esondazione del lago di Fondi e chiedere l’accertamento delle responsabilità.

Le acque lacuali sono tracimate, a seguito delle abbondanti piogge di queste settimane, in alcune zone. Il vice sindaco di Monte San Biagio Arcangelo Di Cola, di fronte ai gravi danni subiti dagli agricoltori e allevatori locali, non ha esitato a prendere carta e penna e a rivolgersi alle autorità preposte per l’accertamento delle responsabilità ipotizzando, lui stesso, gravi omissioni in materia di tutela ambientale.

Dito puntato, da parte dell’amministratore comunale Di Cola (consigliere primo degli eletti che ricopre incarichi assessorili) contro l’ente di bonifica, competente nella manutenzione degli argini del vasto specchio acqueo.

Nella denuncia, il vicesindaco Di Cola, nell’esprimere il proprio rammarico e la preoccupazione dell’intera amministrazione comunale per quanto verificatosi, nelle ultime settimane, nel territorio di Monte San Biagio, sottolinea come “a seguito delle forti piogge… il lago di Fondi è esondato ricoprendo gran parte dei terreni limitrofi e causando ingenti danni alle colture, agli allevamenti ed all’intero patrimonio ambientale”. “Una situazione – aggiunge – che, a tutt’oggi, nonostante le piogge siano meno intense, non è cambiata”.

“La mia attenzione – spiega Di Cola – si è concentrata sull’attività del Consorzio di Bonifica e se, negli ultimi anni, l’Ente abbia effettivamente fatto il possibile, come da impegno e finalità istituzionali, per assicurare un dignitoso servizio di prevenzione e di manutenzione dei canali e degli argini del lago di Fondi”. Di Cola conclude il suo esposto chiedendo che vengano attentamente vagliate, dagli organi preposti, le cause di quanto accaduto e se necessario, “di verificare le eventuali responsabilità di coloro che avrebbero dovuto coordinare e programmare il corretto svolgimento delle opere di bonifica, con il necessario rafforzamento di tutte le opere idrauliche, nonché lo stato manutentivo sia degli affluenti, che degli argini del lago di Fondi”.