A Latina un uomo di 55 anni, invalido e padre di una ragazza adolescente, si trova a vivere in macchina dopo che un errore burocratico ha portato alla sospensione del suo assegno di inclusione. Nonostante la rettifica, il sussidio non è stato ripristinato e da novembre è rimasto senza alcuna entrata.
Per anni ha vissuto in affitto, ma il peggioramento delle sue condizioni di salute lo ha reso incapace di sostenere le spese, portandolo a perdere la casa. Dopo un periodo di ospitalità presso amici, ha dovuto fare una scelta difficile: dormire in auto, affrontando il freddo e il deteriorarsi della sua salute.
A Latina le strutture per persone in difficoltà oggi sono destinate ad altre emergenze e per i padri separati senza dimora non esistono soluzioni adeguate. P.F. non chiede carità, ma un aiuto concreto per recuperare la dignità e tornare a vivere accanto a sua figlia.