Latina, assenze in Comune: continua il botta e risposta tra l’ingegnere De Simone e l’assessore Costanzo

Antonio Costanzo

Assenze al Comune di Latina, continua il botta e risposta tra l’ingegnere Massimo De Simone e l’assessore Antonio Costanzo. Dopo la denuncia del primo di essere stato vittima di una “cacciata” dagli uffici tecnici dell’ente per colpa della risposta ritenuta strumentale del delegato al personale al suo studio che aveva evidenziato un tasso di assenteismo dei dipendenti durante i primi sei mesi di amministrazione Coletta rispetto alle precedenti amministrazioni, arriva la controreplica di Costanzo che di seguito riproponiamo integralmente.

Leggo e volentieri replico alla seconda lettera inviata dall’ingegnere Massimo De Simone: Latina, assenteismo in Comune. De Simone: cacciato dall’ufficio tecnico per la risposta strumentale di Costanzo.

L’ingegnere parte da un episodio avvenuto in occasione di un suo accesso presso gli uffici comunali per definire, in maniera del tutto gratuita e priva di alcun fondamento, la mia contro analisi al suo studio come “strumentale”.

Premetto che non ho ispirato né avallato gli  eventuali censurabili atteggiamenti dei funzionari comunali da lui criticati. Non comprendo quindi il nesso tra quanto accaduto e la presunta strumentalità della mia analisi. L’accostamento che ne ha voluto fare, così come l’interpretazione che ha voluto dare alla mia analisi è vera strumentalità. E lo dimostro.

Per non sfuggire ad un serio e civile confronto, richiamo e commento alcuni passaggi (in corsivo) della lettera che riscontro.

1) De Simone: Si sono poi effettuate anche alcune analisi sulla dispersione in termini di risorse umane e di costi, sollecitando altresì l’interessamento del Comune di Latina alla questione rappresentata con contestuale richiesta dell’eventuale adozione di misure presenti o future da parte dell’amministrazione.

A ciò, nella mia precedente analisi replicavo: “Ben vengano le sollecitazioni e i contributi quale quello dell’ingegner Massimo De Simone, che mi offre l’occasione per approfondire e sviluppare ulteriormente le analisi e le iniziative nelle quali sono impegnato per la delega assessorile al Personale”.

Quindi, un atteggiamento, il mio, di rispettoso ascolto e considerazione, non autoreferenziale, con disponibilità a mettermi in discussione.

2) De Simone: la nota dell’assessore, come si dirà meglio di seguito, svii anche abbastanza clamorosamente dal nocciolo della problematica sollevata.

Altra affermazione gratuita. Non solo non ho sviato, ma ho approfondito e integrato opportunamente lo studio dell’ingegnere De Simone, documentando la mia analisi con dati non considerati nello studio stesso (perché non in possesso  dell’ing. De Simone) ma fondamentali per una valutazione compiuta e realistica del fenomeno esaminato. Nella lettera che riscontro si continua a parlare “strumentalmente ed erroneamente” di un aumento del 50% delle assenze mentre per onestà intellettuale si doveva prendere atto che nelle assenze considerate nello “studio” erano compresi fenomeni non riconducibili a tale categoria e che ho puntualmente elencati e quantificati (formazione per il personale, eventi elettorali e referendum di dicembre 2016 con relativi riposi compensativi di legge, giorni di assenza per recupero di maggiori prestazioni di lavoro straordinario non retribuito; congedi parentali non retribuiti, interdizione anticipata a seguito provvedimento giudiziario, ecc.). Fenomeni (molto più frequenti e consistenti nel secondo semestre 2016) che non sono stati  considerati ai fini di una corretta analisi e richiamati solo nella sua semplice nomenclatura ( i “giustificativi”) nella nota a margine della lettera che riscontro. Al netto di tali fenomeni, non ascrivibili alla categoria assenze/assenteismo), le assenza nel secondo semestre 2016 sono state sensibilmente inferiori a quelle del semestre precedente (altro che 50% in più).

Per una migliore intelligenza e valutazione delle due analisi a confronto è sicuramente utile e necessaria una comparazione tra le stesse.

3) De Simone: probabilmente non riuscendo a focalizzare il nocciolo della questione, rispondeva, a mio avviso in maniera contraddittoria e strumentale.

Il riferimento è sempre al problema delle assenze, avendo l’ingegnere già chiesto nel suo studio del 21 gennaio: quali sono le misure correttive eventualmente messe in campo o che deciderà di attuare allo scopo di portare il tasso di assenteismo del personale entro limiti accettabili e comunque paragonabili a quelli precedenti?

Come prima misura abbiamo aumentato la richiesta di visite fiscali, non solo quelle previste da norma (assenze del venerdì e lunedì) ma anche per i giorni infrasettimanali. Sicuramente non una soluzione ma un deterrente al fenomeno.

Ma, osserva giustamente l’ing. De Simone, che un grande deterrente, ancor più efficace, per ridurre le assenze è quello di aumentare la motivazione (la felicità) del personale. Infatti scrive:

4) De Simone: Il personale è materiale umano e come tale va gestito, con capacità e empatia.. Detta in altro modo un lavoratore, messo nelle condizioni adeguate, si assenterà di meno e produrrà di più. Tanto che ci sono molteplici studi che approfondiscono questa dinamica e che in particolare riferiscono dell’importanza che le aziende, come in fondo è anche la pubblica amministrazione, per ridurre le assenze e aumentare la produttività debbano rendere “felici” i lavoratori mediante i fattori competenza (ovvero il percepire di essere valido nello svolgere il proprio lavoro), appartenenza (ovvero il sentirsi connessi con le altre persone dell’ambiente lavorativo) e autonomia (ovvero la sensazione di non essere marionette nelle mani d’altri ma di essere in qualche modo compartecipi nelle decisioni).

Ringrazio l’ingegnere per la lezione su come gestire il personale ma lo invito a leggere sul sito del Comune “Amministrazione trasparente” il mio curriculum, dove scoprirà che nel corso dei miei 45 anni di carriera ho dedicato gran parte della mia attività in un importante ente pubblico nello studio di tali problematiche, accompagnato da pubblicazioni e mie attività di docenza e testimonianze nelle maggiori università (Bocconi, La Sapienza, Scuola superiore della pubblica amministrazione, ecc.).

Ma, è legittimo chiedersi, le starò poi mettendo in atto le mie conoscenze ed esperienze?

5) De Simone: per ridurre le assenze e aumentare la produttività si debbano rendere “felici” i lavoratori mediante i fattori competenza (ovvero il percepire di essere valido nello svolgere il proprio lavoro, come afferma l’ing. De Simone.

Ebbene, ho effettuato un’analisi della situazione creatasi negli anni precedenti catalogandone le (molte) criticità, è stata effettuata la mappatura di tutti i 500 dipendenti (ruoli, funzioni, esperienze, professionalità, nuove motivazioni lavorative), è stato effettuato un processo di mobilità interna con procedure partecipate, sono state incrementate le ore di formazione (da 300 a 800 nel al 1° semestre 2016), è stata avviata la contrattazione con le rappresentanze sindacali ferma da alcuni anni, sono in corso di realizzazione nuovi meccanismi operativi (controllo di gestione) per monitorare la produttività del personale. Di questo ed altro sarà data informativa, anche alla stampa, in una prossima occasione.

6) E visto che l’ing. De Simone afferma che “ci sono molteplici studi che approfondiscono questa dinamica”, vorrei ricordare che, come ho già fatto presente nella mia precedente analisi. Negli studi sull’assenteismo, tra i motivi per cui un dipendente si assenta dal lavoro senza che vi sia un effettivo malessere fisico viene considerata, come causa, il fenomeno del sovraccarico di lavoro, che provoca per il dipendente stress e problemi di salute. Ho dimostrato, con dati certi, che la grave carenza di personale nella quale versa il Comune di Latina porta ogni dipendente a fornire servizi a circa il doppio di cittadini utenti rispetto a quelli forniti dai 19 Comuni esaminati, paragonabili per grandezza e popolazione al Comune di Latina. Questa è la risposta all’altra strumentale obiezione dell’ing. De Simone quando afferma che “il Dott. Costanzo si è prodigato sostanzialmente in una lunga e prolungata difesa dei dipendenti, che al contrario esulava totalmente dal merito” e che “La questione del carico di lavoro è tra l’altro irrilevante per lo studio in oggetto”. E la risposta su indicata vale ovviamente anche se “il carico di lavoro attuale è praticamente lo stesso delle precedenti amministrazioni”.

Quanto alla difesa dei dipendenti essa è doverosa, fino a prova contraria, ferma restando l’attivazione di provvedimenti di legge per casi singoli di devianza dai doveri d’ufficio.

Chi lavora merita rispetto e siamo impegnati, in questa amministrazione, a creare rapporti di lealtà, fiducia  e collaborazione, nel rispetto delle regole e dei ruoli.

Iniziavo la mia precedente risposta allo studio dell’ing. De Simone con la frase che ripeto “Ben vengano le sollecitazioni e i contributi quale quello dell’ingegner Massimo De Simone, che mi offre l’occasione per approfondire e sviluppare ulteriormente le analisi e le iniziative nelle quali sono impegnato per la delega assessorile al Personale” e terminavo la stessa risposta con la frase “L’ingegnere Massimo de Simone, che ringrazio per il suo prezioso contributo, ha sollevato un problema reale, al quale ho cercato di rispondere con queste mie note, cercando anche di rappresentare la situazione ‘reale’ nella quale si trova ad operare il Comune di Latina (che in questa sede non tiene conto dei vari problemi ‘storici’ che attengono il sistema informatico, la situazione delle strutture degli uffici e del bilancio)”.

Non ho quindi né sottovalutato né banalizzato lo studio dell’ing. De Simone, anzi l’ho apprezzato e ringraziato, anche se ho voluto fornire, in maniera civile, costruttiva e non strumentale il mio contributo.

Non comprendo quindi il tono e il contenuto polemico della sua lettera, originata probabilmente da un incidente di lavoro, che non può né deve condizionare un metodo basato sul civile confronto.

Antonio Costanzo

Assessore alla Organizzazione, Personale,

Semplificazione, Controllo di gestione,

Servizi Demografici, Sistema informatico

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