Latina ballottaggio, Calandrini dice “no” agli apparentamenti. “Coletta? Candidato ombra del Pd”

Nicola Calandrini

Se Enrico Forte è già sceso in campo per sostenere Damiano Coletta al ballottaggio del 19 giugno per la poltrona di sindaco di Latina, Nicola Calandrini dice “no” agli apparentamenti. Lo ha detto oggi in una conferenza stampa indetta per illustrare il suo percorso in questa seconda fase della campagna elettorale: “Mi rivolgerò agli elettori della mia città, non cercherò apparentamenti o chissà quali accordi. Sarò il sindaco di tutta la città, senza distinzioni tra centro e borghi, e mi affiderò ad una maggioranza del tutto rinnovata e giovane: in Consiglio comunale ci saranno 16 o 17 neofiti della politica, per i quali il sottoscritto rappresenta l’esperienza, la profonda conoscenza della macchina amministrativa”.

In quanto a Coletta e Forte, Calandrini sbotta: “In questa città si è consumato un feroce tradimento all’interno del Partito democratico: attraverso un’operazione di puro trasformismo il mio avversario politico è il sindaco ombra del Pd, perché è stato scelto in corsa, in sostituzione di Enrico Forte! La conferma arriva dalla fulminea comunicazione dello stesso Forte dell’appoggio incondizionato a Coletta per il ballottaggio quando i risultati non erano ancora acquisiti. Finiamola quindi con la storia del candidato civico lontano da logiche di partito. Al ballottaggio si confronteranno due candidati politici a tutti gli effetti: il sottoscritto, reduce da un percorso regolare e trasparente avviato con le primarie; Coletta, esclusivamente riconducibile al centrosinistra, per il quale andranno sfatati tanti luoghi comuni”.

Per Calandrini oggi è stato anche il momento per esprimere soddisfazione e ringraziamenti: “I risultati finali dicono che il sottoscritto è stato il candidato più votato, un successo reso possibile grazie al contributo di quanti hanno supportato la mia candidatura, da Cuoritaliani a Noi con Salvini alle altre liste, e grazie a tutti i cittadini che hanno compreso la concretezza del mio impegno e la solidità del nuovo centrodestra creato a partire dalla svolta delle primarie. Primarie che sono state il segno della discontinuità ma che hanno dimostrato che il centrodestra a Latina è ancora radicato ed ha un futuro. Sono convinto che sarò io il sindaco di Latina ed è proprio questa idea di rinnovamento che ci distingue e che caratterizzerà la nuova maggioranza, composta da 16 o 17 giovani e donne, assoluti neofiti della politica pronti ad entrare in azione con le loro idee innovative”.

Calandrini, infine, si è detto pronto al confronto con Coletta sui tempi del suo programma ma soprattutto sulle risposte da dare ai cittadini senza fare “demagogia e filosofia politica”.