Il bando europeo per l’assegnazione del servizio di igiene urbana, 120 milioni di euro, sarà sospeso. Parola dell’assessore comunale all’ambiente Roberto Lessio che questa mattina, come preannunciato ieri, ha relazionato sulla materia rifiuti durante i lavori della competente commissione consiliare. L’altra novità è che la nuova amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta sia intenzionata a gestire il servizio di raccolta in house. Quindi, al momento, il discorso gara sembra essere archiviato risolvendo in un sol colpo le eccezioni sollevate sui criteri stabiliti per la partecipazione alla gara ed altre non meglio precisate obiezioni che hanno portato nei giorni scorsi un operatore economico a chiedere la revoca del bando.
Il bando, intanto sarà sospeso, perché l’amministrazione Coletta ritiene che il servizio “disegnato” per il nuovo affidamento non garantisca il raggiungimento del 65% della differenziata, come stabilito per legge, poiché “l’impiego del personale previsto è sottostimato”. Servirebbero due milioni di euro in più. Ma non è solo questo a spingere la nuova amministrazione a cancellare il bando. Il fatto è che il bando, ha lasciato intendere l’assessore Lessio, sembri essere stato cucito addosso a pochissime ditte. Un’affermazione pesante in considerazione del fatto che, come è noto, la precedente gestione commissariale del Comune guidata da Giacomo Barbato ha lavorato non poco affinché fosse espletata la gara convinta di affidare il servizio ad una ditta esterna con le garanzie di un’evidenza europea. A tal proposito infatti il consigliere di opposizione Alessandro Calvi, componente della commissione ambiente ed esponente di Forza Italia, ha chiesto chiarimenti in merito a questo passaggio richiedendo la documentazione che ha spinto l’amministrazione Coletta a sollevare tutti questi dubbi. “Voglio farmi anche io un’idea – ha detto -, perché noi abbiamo votato una mozione (nell’ultimo periodo dell’amministrazione Di Giorgi) in favore della gara europea, il commissario straordinario del Comune ha proseguito su questa strada pur dovendo ricorrere a degli aggiustamenti dovuti all’entrata in vigore del nuovo codice dei contratti pubblici. Ora l’assessore Lessio sta dicendo una cosa diametralmente opposta. Vogliamo verificare, capire e fare le nostre valutazioni”. Calvi ha chiesto anche all’assessore di essere più preciso, di dire chiaramente che, al di là dei presunti vizi del bando, l’amministrazione vuole procedere in house. Lessio, dopo un giro di parole, ha spiegato che con il servizio in house, secondo l’idea che l’amministrazione si è fatta, si otterrebbero delle economie. Un buon motivo per l’assessore per giustificare il cambio di rotta. Ma intanto in commissione non è stata spiegata nei dettagli la modalità in house. L’assessore Lessio ha detto che ci sono verifiche in corso e calcoli da eseguire e che l’aggiornamento sarà disponibile alla prossima seduta di commissione già fissata per il 3 agosto.
Nel corso dei lavori della commissione, il delegato all’ambiente ha detto in un passaggio di essersi accorto che il Comune, nel recente passato, avrebbe dovuto incassare qualche centinaia di migliaia di euro dal consorzio obbligatorio per il materiale fornitogli con la differenziata e che queste somme non sarebbero mai arrivate nelle casse dell’ente perché mai richieste. Un fatto grave per il consigliere di Ncs Matteo Adinolfi, presente in qualità di componente della commissione. L’esponente di minoranza ha auspicato, nell’ipotesi che fosse confermata questa circostanza, che l’ente, oltre ad adire le vie legali per il recupero delle somme si preoccupi di dare la caccia anche ai presunti responsabili di questa operazione. L’assessore ha promesso sia l’apertura di un contenzioso sia l’individuazione delle responsabilità.
Il consigliere dem componete della commissione Nicoletta Zuliani ha chiesto che alla prossima seduta siano definite meglio le proposte della maggioranza e che sia fornita anche la necessaria documentazione ai fini di una più attenta valutazione anche in merito al verde pubblico e al decoro urbano. A margine della seduta, l’esponente del Partito democratico si è mostrata perplessa di fronte alla questione del personale “sottostimato” per il servizio di raccolta, ricordando il suo approfondimento presso la “Trentino ambiente” che ha raggiunto una percentuale di raccolta differenziata pari all’80% con unità lavorative inferiori a quelle addette a Latina. Un motivo in più, quindi, per capire meglio cosa ha visto la maggioranza nel bando che vuole cancellare.
E a proposito di personale la commissione ha affrontato, sia pure marginalmente, anche la questione dei lavoratori della Latina Ambiente che l’assessore Lessio ha detto che saranno riassorbiti, come prevede la legge, nel nuovo soggetto gestore che estenderà le assunzioni anche a chi al momento non gode di contratti a tempo indeterminato. Da capire meglio la questione delle cooperative che ruotano attorno all’attuale servizio.
Per quanto riguarda quest’ultimo, Lessio ha ricordato che qualora non si rispetti l’accordo dei sette giorni su sette della differenziata l’amministrazione è pronta a rescindere il contratto per inadempienza.