Poco più di due settimane al voto delle europee e a Latina è bufera sui tabelloni. Sergio Sciaudone, segretario del Partito Comunista di Latina, con una nota odierna indirizzata al sindaco del capoluogo Damiano Coletta e per conoscenza al prefetto Maria Rosa Trio, ha chiesto alla giunta municipale di ripartite gli spazi per l’affissione delle liste in modo da garantire parità di visibilità a tutti i richiedenti.
Sciaudone ha lamentato il fatto che in città sono stati collocati tabelloni elettorali che in alcuni casi possono contenere al massimo 4 liste, “su un totale di 15 come dichiarato dalla Prefettura – aggiunge – o 17 come indicato nella numerazione del Comune”, segnalando l’anomalia nell’anomalia.
Ad ogni buon conto il segretario del Partito Comunista, che tra l’altro vede candidato un esponente pontino, Benedetto Crocco, 46enne residente a Gaeta, spiega che l’affissione delle liste sui tabelloni segue la numerazione, da sinistra verso destra, assegnata a ciascuna lista in base all’ordine di ammissione delle stesse. Che cosa succede se un tabellone ne può contenere tutte? Che le affissioni avvengono in ordine sparso in diversi angoli della città, a discapito delle liste meno fortunate che trovano il proprio numero assegnato in posti meno frequentati.
Nella foto che pubblichiamo si nota l’istallazione di tabelloni in via Priverno che posso contenere quattro liste, esattamente dalla 8 alla 11. Ecco, questo secondo Sciaudone non è corretto in base alla vigente normativa. Lo spazio, in un luogo, deve essere garantito a tutti i richiedenti, sennò va a finire che alcune liste sono esposte davanti alla chiesa cattedrale e altre chissà dove.