“Tentare di sminuire la portata di questa sentenza e orientare diversamente l’opinione di chi è chiamato ad assumere ulteriori decisioni su questo argomento non risponderebbe all’interesse della collettività amministrata, prima ancora che alle corrette regole di amministrazione”. Così il capogruppo di FdI Nicola Calandrini in merito alla posizione dell’amministrazione comunale di Latina rispetto alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittima la determinazione di annullamento della gara per il servizio rifiuti nel capoluogo.
“E’ indubbio – scrive Calandrini in una nota stampa – che è stato minato, nel suo presupposto logico-giuridico-amministrativo, l’atto deliberativo, dell’agosto 2017, con cui è stata costituta l’Azienda Speciale, che era l’annullamento della gara per l’esternalizzazione del servizio. Basta leggere la delibera consiliare. Continuare con l’approvazione di atti fondamentali che riguardano l’Abc in questa situazione, può solo comportare il passaggio dalla stratificazione degli errori alla determinazione del danno”.
“E’ arrivato il momento – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – della verifica tecnica di ciò che è stato fatto, del parere di conformità degli atti alle norme, dell’ascolto di chi ha sempre dato contributi costruttivi per l’interesse generale, e di non continuare in una corsa solitaria – sotto l’effetto della forza dei numeri di maggioranza – e fermarsi prima di rischiare di schiantarsi contro il muro delle illegittimità derivate che porterebbe solo alla conta dei danni”.
Per il consigliere di opposizione la determina di annullamento della gara per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti non esiste più e quindi occorre ricominciare dall’inizio, seguendo un percorso che sia rispettoso delle regole dei procedimenti amministrativi.