Latina, Carnevale (Lega) attacca Coletta sulla Settimana del Rifugiato

Massimiliano Carnevale

“Una settimana per i rifugiati mostra che la priorità del sindaco di Latina Damiano Coletta è accreditarsi con Nicola Zingaretti e Laura Boldrini“. Non le manda a dire il leghista Massimiliano Carnevale. Il consigliere comunale di Latina, eletto in quota al Pd, poi confluito nel partito del Carroccio, critica aspramente l’iniziativa dell’amministrazione comunale targata Lbc di dedicare un’intera settimana alla giornata internazionale del rifugiato.

“Noi della Lega – afferma l’esponente di opposizione -, non vogliamo alimentare alcuna forma di razzismo, ma sollecitiamo i nostri amministratori ad usare il buonsenso e ad occuparsi in primo luogo della propria città piuttosto che cercare di accreditarsi a sinistra con Zingaretti e la Boldrini. Latina merita attenzione e non può essere utilizzata da Coletta e dai suoi assessori per cercare un posto al sole nella politica nazionale nello schieramento della sinistra terzomondista”.

Carnevale sottolinea che “Latina in questi tre anni di governo del ‘Bene Comune’, ha visto tra le altre cose negare per due anni consecutivi il carnevale ai bambini in piazza per far posto al rap tribale sotto la torre comunale, ha visto calare il sipario sulla festa del primo maggio, e dopo 36 mesi si ritrova ancora senza teatro, mentre il sindaco Coletta e la sua amministrazione in collaborazione con alcune associazioni e cooperative si preoccupano di organizzare non la giornata del rifugiato ma bensì un’intera settimana”.

“Prendiamo atto con rammarico- afferma il consigliere -, perché in questi giorni ne abbiamo avuta l’ennesima riprova (si riferisce al programma dedicato ai rifugiati, ndr) , che l’attenzione del sindaco Coletta e dei suoi assessori è rivolta più ad accreditarsi negli ambienti della sinistra nazionale intestandosi la medaglia dell’accoglienza a tutti i costi, piuttosto che ad occuparsi dei bisogni della nostra città e della nostra comunità”.

Il leghista si chiede perché e a quale scopo il sindaco e Lbc abbiano voluto “mobilitare una struttura comunale (per le conferenze stampa, la destinazione di spazi pubblici, l’ordine pubblico, etc) per organizzare questa iniziativa, quando l’amministrazione è al collasso e non riesce nemmeno a garantire, non il decoro (sarebbe chiedere troppo), ma la decenza in molte delle nostre aree urbane”.

“Questo modo di agire credo possa essere ricondotto alla grande ipocrisia che alimenta questa giunta e questo sindaco – attacca – , sempre più lontani da Latina e dai suoi cittadini: sarebbe a mio parere molto più opportuno intervenire in tutte quelle aree che subiscono maggiormente il peso di una convivenza difficile con i migranti e i rifugiati; perché in assenza di interventi di riqualificazione, con piazze parchi e giardini completamente sottratti alle comunità locali e occupati esclusivamente da migranti per lo più irregolari che ne impediscono l’uso a bambini e anziani, non si fa altro che alimentare il fenomeno dell’intolleranza”.