Latina, Carnevale sulla variante Q3: proposi il ritiro della delibera in autotutela, un futuro annullamento sarebbe più dannoso per il Comune

Massimiliano Carnevale
“Mi auguro fortemente, nell’interesse della città e del Comune di Latina, che si possa presto fare luce definitivamente sulla vicenda della variante urbanistica Q3”. Così il consigliere comunale della Lega Massimiliano Carnevale, componente della commissione urbanistica. Le indagini delegate dalla Procura ai carabinieri forestali del Nipaaf svelerebbero in questa fase una variante “illegittima”, approvata dalla giunta al posto del Consiglio comunale, con una delibera pasticciata.
“Non ho mai augurato a nessuno di incappare in guai con la magistratura nel corso del proprio incarico politico, ma mi rammarico – afferma Carnevale – del fatto che tutto ciò poteva essere evitato se solo la maggioranza che oggi governa la nostra città avesse avuto l’umiltà e il buonsenso di ascoltare le mie perplessità sulla variante in Q3 durante le ultime commissioni urbanistica e trasparenza, in particolare nella seduta del 15 gennaio. In quella sede, ripercorrendo tutti i punti oscuri che hanno portato all’approvazione dell’atto, ho chiesto che la delibera del 28 dicembre scorso venisse ritirata in autotutela per evitare al Comune possibili contenziosi giudiziari e danni milionari alle casse comunali”.
La proposta di Carnevale era stata messa ai voti, ma respinta dai commissari di maggioranza (soltanto Ciolfi di Lbc si era astenuta). Per Carnevale oggi, alla luce dei rivolti relativi agli accertamenti degli inquirenti in ordine a ipotesi di falso e lottizzazione abusiva, Lbc nella seduta della commissione Urbanistica del 15 gennaio scorso avrebbe perso un’occasione di fare un passo indietro, in autotutela.
“Parliamo infatti di una delibera a cui viene data immediata esecutività – spiega Carnevale – e in base alla quale già oggi il privato potrebbe vantare legittime aspettative e diritti e, nel caso di futuro annullamento, potrebbe rivalersi sul Comune. Non solo, tutti i passaggi delle vicenda a mio avviso appaiono viziati dalla confusione che uffici e assessore all’urbanistica fanno tra vincolo finanziario per la destinazione alberghiera e vincolo urbanistico che non può mai scadere e che avrebbe dovuto essere modificato solo ed esclusivamente con un voto del Consiglio comunale trattandosi di variante essenziale ai fini urbanistici della zona in oggetto. Detto ciò è ancor più singolare il ruolo del segretario comunale Rosa Iovinella, anche responsabile comunale dell’anticorruzione, che assente all’approvazione della delibera il 28 dicembre, è venuta in commissione a rivendicare la correttezza della decisione assunta in giunta, travalicando in questo modo il suo ruolo tecnico e assumendo invece una funzione politica che non le compete”.
“Mi auguro fortemente – conclude il consigliere – , nell’interesse della città e del Comune, che si possa presto far luce definitivamente su questa vicenda che se confermata imporrà a questa amministrazione un passo indietro doveroso per rispetto nei confronti dei cittadini”.