Latina, derattizzazione e verde urbano: il punto in commissione Trasparenza

Da sinistra Marco Paccosi, Stefania Savocchi, Giuseppe Bondì e Matilde Celentano

“Troppi topi a Latina? Colpa della città piuttosto sporca. L’efficacia della derattizzazione negli spazi pubblici dipende dall’igiene urbana e quindi anche dal comportamento dei cittadini nel rispetto delle regole del conferimento dei rifiuti”. Lo ha detto oggi pomeriggio il dirigente comunale del servizio Ambiente, l’architetto Giuseppe Bondì, in commissione Trasparenza.

All’ordine del giorno, su iniziativa della presidente Matilde Celentano, due temi afferenti al servizio Ambiente: derattizzazione e taglio degli alberi pericolanti.

La presidente Celentano ha introdotto il primo argomento alla luce del fatto che il servizio di derattizzazione è scaduto dal 30 ottobre scorso e che sono molti i cittadini a lamentare la presenza di topi ovunque. “Topi che posso trasmettere una quarantina di malattie – ha sottolineato Celentano -; la leptospirosi è in aumento nel Lazio. La presenza di topi è un fatto molto serio, che riguarda l’igiene, la salute e non può essere trascurato. Perché in questi mesi il Comune di Latina non ha il servizio di derattizzazione?”

Il servizio Ambiente, presente in commissione non soltanto con il dirigente Bondì ma anche con i funzionari Marco Paccosi e Stefania Savocchi, ha spiegato che l’iter per una nuova gara, triennale, del valore di 450mila euro, è partito a maggio 2018 e che la procedura attualmente si trova all’apertura delle buste per la valutazione dei requisiti dei partecipanti. Nelle more dell’affidamento del nuovo servizio, che a maggio si sperava di avviare alla scadenza di quello allora in corso ma che i tempi lunghi non lo hanno consentito (Bondì ha sottolineato la competenza del servizio Gare), è stata indetta una mini-gara, per tre mesi, per un importo pari a 30mila euro, attraverso il Mepa. “Ma nessuna delle 15 ditte invitate ha presentato la propria offerta. Quindi è stato predisposto un altro avviso esplorativo”.

Per quanto riguarda il taglio degli alberi pericolanti, l’architetto Bondì ha voluto sottolineare l’importanza delle segnalazioni da parte dei cittadini che arrivano sempre più numerose. Ma al di là di questo ha specificato che il taglio degli alberi non rientra nel servizio del verde urbano, poiché per i lotti A,B,C, (centro urbano, borghi e scuole e scuole del centro) è stato previsto il solo taglio orizzontale, vale a dire lo sfalcio dell’erba e la tosatura dei prati. Per il taglio alberi è stata investita la somma di 120mila euro.

“Entro il 15 dicembre saranno aperte le buste relative alla gara d’appalto per il verde pubblico, taglio orizzontale, suddiviso in tre lotti, per il 2019. Dopodiché – ha detto l’architetto – si procederà con un accordo quadro con più ditte per la durata di quattro anni”.

Dal dirigente si è appreso che il taglio dei pini lungo via Nascosa viene effettuato dalla Regione in quanto rientrati nelle fasce di frangivento.