Latina esclusa dai fondi regionali per le colonnine di ricarica elettriche

Il progetto presentato dal Comune di Latina per il finanziamento regionale destinato alle colonnine di ricarica elettriche è stato giudicato “non ammissibile”, escludendo la città dal contributo. La notizia ha suscitato critiche da parte di Latina Bene Comune (Lbc), che sottolinea come questo rappresenti un grave passo indietro per la mobilità sostenibile nel capoluogo.

“Il servizio introdotto dall’amministrazione Coletta, che supportava il car sharing Eppy e le auto elettriche private, è stato disattivato dal 1° gennaio – ha dichiarato il capogruppo di Lbc, Dario Bellini –. A ottobre avevamo proposto una mozione per ampliare la rete di ricarica, coinvolgendo grandi operatori nazionali come Enel o Eni, ma è stata bocciata dalla maggioranza”.

Tra le proposte respinte, anche incentivi per i distributori di carburante per l’installazione di colonnine di ricarica veloce con agevolazioni sulla Tari. “Tutto ciò avrebbe permesso di incentivare un servizio essenziale”, ha aggiunto Bellini.

Secondo Alessio Ciotti, vice segretario di Lbc, “Latina era stata tra le prime città in Italia a introdurre un sistema di car sharing elettrico. Oggi, invece, non offriamo nulla a chi guida auto elettriche e non incentiviamo la mobilità sostenibile. L’esclusione dal finanziamento regionale è un segnale preoccupante per il futuro della città”.

L’opposizione invita l’amministrazione Celentano a riflettere sugli errori di programmazione che hanno portato a questo risultato, definendo la situazione “avvilente” per un capoluogo di provincia.