Latina, Gherardo Colombo alla manifestazione Lievito: la Costituzione e le regole

Un interessante dibattito nell’ambito delle iniziative di Lievito, si è svolto questa mattina nell’aula magna del Gb Grassi, tra alunni di varie scuole e Gherardo Colombo, magistrato milanese che ha avuto una parte importante nel Pool di Mani Pulite. Ha 71 anni, Colombo, ma sembra un ragazzo. Da un po’ di anni, infatti, con lo zainetto in spalla gira l’Italia per tentare di cambiarla e migliorarla. Ne ha viste troppe, dice. Per questo, smesso in anticipo di fare il magistrato, ora scrive libri e va per le scuole a dibattere di Costituzione con studenti di ogni ordine e grado. Stamattina, in prima fila, ha atteso paziente che ventiquattro studenti leggessero pezzi della Costituzione e facessero domande. Solo dopo aver ascoltato tutto e preso nota, è salito sul palco ed è entrato in relazione con loro con rispetto e importanza, dando loro la mano e rivolgendosi con un rispettoso “lei”. Cose d’altri tempi. Ma che fanno la differenza. Sul palco è a suo agio. Si muove bene. Prova a chiedere se può rinunciare al microfono. Non si può. In fondo la voce non arriva. C’è bisogno di concentrazione a seguire questi temi e non tutti ce l’hanno. L’auditorium è pieno. Sono presenti le scuole di Borgo Faiti, la Giuliano, la n.5 di via Tasso, la Leonardo da Vinci-Rodari, l’Artistico, il Galileo-Sani e il Grassi. E le domande rivolte al magistrato sono tante. Quali sono i problemi della scuole oggi e come la Costituzione può aiutare a risolverli? Come mai tanti laureati vanno all’estero? Come mai una persona licenziata non trova più lavoro? Quale cambiamento c’è stato dopo mani Pulite? Come tutelare il patrimonio artistico? La Rodari riporta l’esperienza passata sull’elezione a scuola del minisindaco e della Giunta e invita ufficialmente il sindaco Damiano Coletta, presente in sala, alle prossime elezioni previste per il 7 maggio. Conosce gli studenti Colombo, per cui parte con una raccomandazione: “ Mi raccomando niente brusii in sala. Sono partito alle 6 da Milano per stare qui e sono molto rigoroso sul rispetto. Voglio essere rispettato e sapete perché? Perché tutti siamo importanti. Lo dice l’articolo 3 della Costituzione, che sì, è stata scritta nel 47, quando l’Italia era completamente diversa, ma va reinterpretata alle condizioni di oggi. E questo significa che tutti devono avere le stesse opportunità e lo stesso rispetto”.

Quindi la domanda fondamentale: sapete cosa è la Costituzione? Alle risposte incerte dei ragazzi, sottolinea che quando si parla di questo importante tema, è compito di chi stimola e insegna, arrivare fino in fondo. Va avanti e indietro sul palco l’ex magistrato e non perde i tempi della discussione. Incalza e incoraggia i ragazzi, tanto che Lorenzo della Rodari, alza la mano più volte per rispondere e intervenire, strappando applausi. Ci sa fare. Ci sa fare. Colombo interagisce bene con i presenti, che lo seguono in silenzio. Gli chiedono cosa pensa della sanità italiana, rispetto a quella inglese, che discrimina. E lui, citando l’articolo 32, risponde che la Repubblica italiana tutela la salute di tutti: “chiunque sia l’individuo”. Purtroppo però c’è il problema delle tasse, che non tutti pagano e quindi si fa fatica. Non si possono pagare i medici, comprare le attrezzature degli ospedali e via dicendo. Tocca un tema importante e attuale quando dice che “occorre prevedere delle disposizioni, che limitino il ricorso a spese eccessive quando i benefici sono limitati”. Si riferisce all’accanimento terapeutico, ovviamente.

Sulle regole: “Non basta scrivere una regola perché essa venga rispettata. E’ importante che le regole si capiscano per venire applicate”. Non tutti conoscono la Costituzione. Anche gli insegnanti non la conoscono. Insomma, “voi perché andate a scuola”? Le risposte sono imprecise. “Si va a scuola – spiega – per diventare migliori e per conquistarsi la libertà”. Quindi, dice rivolto agli studenti della Giuliani, che nella presentazione avevano esplicitamente ringraziato le Autorità, tra cui la preside, la professoressa e altri: “l’autorità nella Costituzione non viene mai citata, se non per indicare quella giudiziaria e di pubblica sicurezza. Il preside non lo è, sempre secondo la Costituzione”. Il preside, l’insegnante possono essere autorevoli, ma questa è un’altra cosa. Sapete, aggiunge, la Costituzione è molto attenta e aiuta ad evitare equivoci. Per questo è importante conoscerla bene. Sulla corruzione? In Italia non è cambiato niente. Esiste la corruzione dei politici, perché esiste la corruzione dei cittadini. Sono state fatte delle cose terribili. E sapete perché? Perché, andando alla ricerca del proprio tornaconto, si calpestano gli altri. Questo purtroppo è stato ed è il comportamento degli adulti. “Mi auguro che non ne siate contaminati”, dice alla generazione che verrà. Certo, se ci fossero tanti Colombo….