Latina, nuovo incarico per il Piano di utilizzazione degli arenili. Ecco perché era stato bocciato

E’ dell’altro ieri l’avviso pubblico del Comune di Latina per l’affidamento del servizio tecnico inerente la redazione della Valutazione ambientale strategica del Piano di utilizzazione degli arenili. L’atto, a firma di Giovanni Della Penna, dirigente del Servizio politiche di gestione e assetto del territorio, patrimonio e demanio dell’ente municipale del capoluogo pontino, arriva ad un anno di distanza dalla clamorosa bocciatura del nuovo piano spiaggia oggetto di due deliberazioni di Consiglio comunale dell’amministrazione guidata da Giovanni Di Giorgi, datate 11 giugno 2013 e 16 aprile 2014. Il rapporto preliminare, inviato alla Regione Lazio per l’approvazione del nuovo Pua di Latina, aveva subito una raffica di eccezioni confluite in buona parte nell’assoggettabilità dello strumento di programmazione e pianificazione delle aree demaniali marittime alla Valutazione ambientale strategica (Vas), ma anche nella necessità di colmare numerosi “vuoti”. Insomma, tutto da rifare o quasi.

Le motivazioni della prescritta correzione sono contenute in una nota della Regione Lazio (direzione Territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti – area Autorizzazioni paesaggistiche e valutazione ambientale strategica) inviata al Comune di Latina a luglio 2015. Il lungo elenco fa riferimento alle obiezioni emerse, in corso di istruttoria, sollevate da: Arpa Lazio; Ente Parco nazionale del Circeo; Agenzia regionale Parchi; Regione Lazio – Area urbanistica e copianificazione comunale; Ato 4; Regione Lazio – Area sistemi naturali. L’Arpa, ad esempio, ha sottolineato che nel piano proposto non erano presenti stime sulle emissioni nell’aria generate dalla mobilità degli utilizzatori della spiaggia, non c’erano informazioni sul fenomeno di erosione delle coste e su eventuali interventi di ripascimento né sugli scarichi idrici generati dalle strutture presenti sugli arenili, né sul servizio di raccolta rifiuti. “L’intervento è da sottoporre a Vas” aveva “sentenziato” l’Ente Parco, aggiungendo anche la necessità di un’analisi con il contesto di pianificazione riferito al Piano del Parco e con i Ptp e Ptpr.  L’Agenzia Regionale Parchi aveva sottolineato la necessità di un’approfondita analisi delle potenziali interferenze delle azioni previste dal Piano con le componenti sostenibili e tutelate dalla matrice ambientale, le quali in quanto non risolte in modo esaustivo nel rapporto preliminare avrebbero potuto costituire elementi di criticità per il contesto ambientale interessato. Duro anche il giudizio della Copianificazione comunale che ha riscontrato una mancanza di riferimenti ad eventuali usi civici gravanti sulle aree in esame. Più accomodante, invece, il parere dell’Ato 4 che, dopo aver passato in rassegna le dotazioni in termini di servizio di approvvigionamento idrico, servizio fognario e servizio di depurazione, ha dato il suo ok “in quanto il sistema di obiettivi e azioni riportate nel rapporto preliminare sono compatibili in via generale con il programma di investimenti del piano d’ambito vigente”. Il piano spiaggia di Latina è stato giudicato assoggettabile a Vas anche dall’Area sistemi naturali della Regione Lazio per la presenza dell’area protetta e delle risorse forestali.

Al di là degli aspetti tecnici di questa vicenda, la mancata definizione del nuovo Pua nelle modalità corrette – per le quali spesso si attribuisce la responsabilità della passata amministrazione comunale – ha comportato di fatto disagi nella gestione del demanio. La vicenda giudiziaria innescatasi l’ultimo inverno sui lidi ritenuti fuori stagione va in parte ricercata all’inadeguatezza del vigente Piano di utilizzazione degli arenili rispetto alle nuove normative regionali orientate alla destagionalizzazione. Piano che, proprio per la bocciatura del nuovo, è rimasto in vigore ingessando di fatto le nuove opportunità concesse agli operatori. Stesso discorso può essere ripetuto se si considerano i sequestri effettuati lo scorso anno a strutture amovibili collocate per finalità di intrattenimento considerate difformi al Piano regolatore generale in assenza di un’adeguata previsione urbanistica. Si spera che con l’immediato insediamento della nuova amministrazione comunale la Marina di Latina possa trovare risposte più concrete rispetto ai soli benefici apportati con la riconferma della Bandiera Blu Fee.

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