Latina, irregolarità nei concorsi Asl: in manette un dirigente e un funzionario

Un dirigente ed un funzionario della ASL di Latina finiscono agli arresti domiciliari, accusati di falsità ideologica in atti pubblici e rivelazione di segreti di ufficio, entrambi nella forma aggravata. Operazione di Guardia di Finanza e Polizia di Stato.

Si tratta di Claudio Rainone, Direttore dell’U.O.C. Reclutamento ed ex Dirigente Amministrativo Facente Funzioni della ASL Latina (dimessosi nelle scorso settimana in piena inchiesta giudiziaria), e di Mario Graziano Esposito funzionario della predetta Unità organizzativa.

Le indagini che hanno portato all’esecuzione di questa ordinanza di custodia cautelare hanno riguardato i due concorsi pubblici che si sono tenuti rispettivamente nel settembre 2019 e nel dicembre 2020, e svolti in forma aggregata tra le Aziende Sanitarie Locali di Frosinone, Latina, Viterbo e Roma 3, con la ASL di Latina individuata come Capofila, entrambi caratterizzati da un elevato numero di partecipanti.

Indagando è stato possibile accertare che i due, nei giorni precedenti le prove scritte e orali, hanno rivelato i quesiti predisposti per il concorso ovvero le domande che sarebbero state poste in sede di esame, attestando falsamente la regolarità della procedura dei verbali della commissione.

È chiaramente emerso come, in entrambi i concorsi, le procedure previste dai bandi a tutela dell’imparzialità della Pubblica Amministrazione e volte a favorire il merito degli aspiranti, siano state “piegate” e falsate in favore di rapporti di conoscenza più o meno diretta dei candidati.

Ricordiamo che nella composizione delle commissioni esaminatrici i due indagati ricoprivano rispettivamente il ruolo di Presidente e Segretario.

Al momento “solo” in cinque casi è stato possibile identificare i beneficiari delle “anticipazioni”, accertando come i membri della Commissione, in particolare il Dirigente, abbiamo contattato i candidati per comunicare le domande che gli avrebbero posto in sede di esame orale.

D’Amato: “Ci costituiremo parte civile”

Non si è fatto attendere l’intervento della Regionale Lazio, attraverso le parole del’assessore alla Sanità Alessio D’amato, sull’ inchiesta e sulla costituzione di parte civile nel processo: “Desidero ringraziare la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di Latina e la Magistratura per le importanti operazioni che stanno svolgendo sulle ipotesi di procedure concorsuali inquinate. Bene ha fatto il Direttore Generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli, ben prima degli arresti odierni, a revocare in accordo con la Direzione regionale Salute il bando concorsuale e allontanare il dirigente dalla Direzione amministrativa che ha gestito il concorso. Su queste questioni non guardiamo in faccia a nessuno e la trasparenza e le legittimità devono essere elementi essenziali. Annuncio sin da ora che si dovranno adottare tutti gli atti consequenziali nei confronti dei dipendenti della Asl e che, se le contestazioni verranno confermate, ci costituiremo parte civile per risarcire un danno di immagine subito dal Servizio sanitario regionale”