“E’ fonte di perplessità e di forte preoccupazione per questa Associazione di tutela dei Consumatori apprendere da fonti di stampa che il Comune di Latina non sarebbe stato preventivamente informato dalla ditta che sta eseguendo i lavori di posa in opera dei cavi per la fibra ottica e che, tuttavia, il Comune stesso non si sia attivato per impedire l’esecuzione dei lavori senza alcun preventivo atto formale di autorizzazione”. Lo afferma Antonio Bottoni, referente di Codici Latina.
Bottoni dichiara che sono oltre due mesi che la ditta incaricata “sta letteralmente sventrando le strade di Latina in lungo ed in largo, la qual cosa non è sfuggita nemmeno ai bambini, mentre, invece, sembrerebbe che all’interno dell’Ente Civico non abbiano preso in considerazione quanto stava avvenendo sotto gli occhi di tutti”.
“Sempre dagli organi di informazione, si apprende – recita una nota stampa dell’associazione di tutela dei consumatori – che non soltanto l’impresa che sta eseguendo i lavori non sarebbe stata autorizzata, ma non sarebbe stato neppure emanato un atto per la corretta esecuzione delle opere, in particolare di quelle di ri-sistemazione delle aree interessate agli scavi, siano esse pubbliche che private, quali quelle condominiali. In sostanza non sarebbe emesso alcun atto che tutelasse gli interessi dell’Ente e, di conseguenza, della cittadinanza. Tanto è vero che, da quanto si ha modo di leggere, numerose sarebbero le criticità segnalate al direttore dei lavori, la qual cosa, tuttavia, apparirebbe come un voler arrampicarsi sugli specchi dopo che la frittata è stata fatta”.
Secondo Bottoni tra le criticità più evidenti che sarebbero state rilevate, “vi sarebbe l’asfalto inadeguato, materiali non conformi a quanto previsto, lo spessore della scarifica dell’asfalto preesistente, che sarebbe stata eseguita con spessore esiguo e non conforme ed, inoltre, altre anomalie riguarderebbero il ripristino della pavimentazione dei marciapiedi, che in più punti presenta evidenza di provvisorietà ed utilizzo difforme dei materiali”.
In ultimo, afferma sempre Bottoni, “solo ora, dopo che le strade di Latina sono state trafitte in lungo ed in largo, in base a quanto si apprende, il Comune imporrà l’utilizzo di cavidotti, ove esistenti, per evitare ulteriori scavi della sede stradale”.
“A parere di Codici – si legge ancora nel comunicato stampa dell’associazione -, qualora appurato, non può esistere alcun motivo in grado di giustificare un simile comportamento da parte dell’ente al quale è demandato primariamente a tutelare gli interessi della collettività, e, quindi, del bene comune. Se le notizie pubblicate da diversi organi di informazione trovassero rispondenza nella realtà, Codici provinciale non avrebbe aggettivi sufficientemente negativi per definire il comportamento dei soggetti del Comune di Latina responsabili di quanto sta accadendo, siano essi dirigenti che politici. Non è ammissibile, a parere di Codici, che le strade cittadine siano state letteralmente lacerate per tutto questo tempo e con tutti i disagi creati ai cittadini, senza che nessuno si sia attivato per comprendere quanto stava accadendo e porre per tempo gli adeguati rimedi, tanto che solo il giorno 24 gennaio scorso, vi sarebbe stato il primo intervento in tal senso”.
“A tal fine, Codici – conclude Bottoni – sta valutando con i propri legali l’opportunità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Latina affinché possa valutare l’intera situazione e verificare se siano stati commessi dei reati commessi e, di conseguenza, punire i responsabili”.