Latina, Miele su metà mandato di Lbc: due anni e mezzo di immaturità politica

Giovanna Miele
Riceviamo, da parte di Giovanna Miele, esponente di Forza Italia, consigliera comunale di Latina e consigliera provinciale di Latina, il controbilancio di due anni e mezzo di amministrazione Coletta che pubblichiamo di seguito.
Sono giorni che leggo sui giornali il bilancio di due anni e mezzo di amministrazione Coletta, nonché le esternazioni di un membro della giunta che loda il lavoro dell’amministrazione censurando l’atteggiamento di chi sottolinea il proprio impegno all’interno di ruoli e posizioni diverse. E allora mi sento di ribadire che è vero che bisogna guardare gli atti, i documenti e gli iter concreti per poter giudicare il lavoro di un’amministrazione. Bene, guardiamoli.
Parto dall’istituzione e costituzione di ABC: un fiore all’occhiello che ad oggi non ha portato nulla di buono in città perché carente dal punto di vista strutturale e funzionale. Abbiamo guarda caso rinviato il punto che lo riguardava in Consiglio perché a mio avviso la maggioranza è in grande difficoltà. Ci auguriamo tutti che l’azienda speciale possa iniziare a funzionare. I lavoratori non sono tutti stati assorbiti nonostante l’impegno preso dal sindaco e parte della giunta. ABC doveva essere rivoluzionaria, ma ad un anno la rivoluzione deve ancora iniziare, e quello che vediamo è una Latina Ambiente con un nome diverso che sta facendo persino peggio per mancanza di risorse, ma costa uguale e grava sul bilancio del Comune e sulle tasche dei cittadini. 
Sulla tanto sbandierata partecipazione, la città non si sente affatto inclusa e considerata nelle scelte, forse LBC si riferisce a chi gli è vicino quando parla di collaborazione. E gli stessi patti di collaborazione sono una sconfitta, è dire palesemente che chi amministra non riesce a prendersi cura della città e quindi si affida ai cittadini. È grave, considerando che tutti pagano le tasse per avere dei servizi che poi si trovano a dover fare da sé. Va premiata la buona volontà delle persone che si offrono volontari, ma questo sistema dovrebbe essere l’eccezione e non la regola.
Le questioni teatroPalabianchiniverde pubblico ancora insolute sono sono conseguenza di una lentezza nella comprensione della machina amministrativa ingiustificata perché consapevole e continuata. Dopo due anni e mezzo non regge più la scusa che quelli di prima hanno lasciato un disastro. Dopo due anni e mezzo bisogna aver trovato soluzioni. Nel frattempo la pallavolo è andata a Cisterna, il nuoto ad Anzio e per andare a teatro ci spostiamo ad Aprilia o Pontinia. Menomale che c’è il Teatro Moderno. 
Ad LBC che è certa che tra un anno riporterà in città la Top Volley Latina, faccio notare come la sola condizione per cui questo si realizzi è avere un palazzetto nuovo perché il PalaBianchini, oltre alle numerose criticità, non risponde alle regole imposte dalla federazione di pallavolo. 
Riconosco ad LBC di aver realizzato molti regolamenti, con il contributo importante della minoranza, ma non può essere questo il vanto di un bilancio di metà mandato. La moltitudine di regolamenti non ha visto concretizzare né funzione né obiettivi. Perché mettere in atto con fatti i documenti richiamati da qualcuno della giunta è cosa che attiene a chi le responsabilità se le prende fino in fondo. 
I dipendenti in fuga, gli assessori cambiati, non raccontano una gestione difficile e costretta, ma un’immaturità politica che non può non essere considerata. Trovo miope sostenere che si tratta di un normale avvicendamento. 
La Ztl all’interno di una visione di centro, la Marina, la mobilità sostenibile, sono forse oggi temi centrali che insieme al ripensamento del tessuto urbanistico ed economico dovrebbero disegnare una città proiettata nel futuro. Ma è proprio il pensare e sognare che manca alla maggioranza, è proprio la politica che sta mancando. 
Lo stesso forum dei giovani, creatura di LBC, é motivo di polemica e questo non è sinonimo di armonia. 
La città è disillusa e delusa perché manca di prospettive e speranze. Il sindaco in due anni mezzo si è riferito solo al passato e alle sue eredità per giustificare la situazione di stallo. Mai una volta abbiamo percepito una visione futura e ottimista del domani. Sembra si stia percorrendo una strada con tanta fatica quasi non vedendo l’ora di  arrivare a fine mandato. L’ultimo Consiglio ha consacrato il modus operandi di LBC: chiuso a riccio e scollato dal sentire pubblico. 
Sento parlare si condivisione e poi ci vengono impacchettate delibere di giunta da votarle in consiglio come fossimo robot. Allora per questa maggioranza evidentemente condividere significa accettare di buon grado. 
Il lavoro delle opposizioni è sempre stato di stimolo e vigilanza in questo comune, lo rivendico perché è frutto di lavoro e impegno. Se leggiamo e guardiamo gli atti, infatti, possiamo asserire con forza che interrogazioni, mozioni e richieste di commissioni e consigli comunali, sono stati in molti casi presentati dalle minoranze, partendo dal tema della  destagionalizzazione dei lidi e Pua, passando per il verde, l’ambiente, il decoro, fino all’ultima commissione sull’osservatorio Ztl da noi richiesta per sollecitare l’operato di  chi ci governa. 
Sarebbe opportuno imparare la dialettica politica e guardare gli altri senza sospetto, ma con curiosità. Sarebbe sicuramente più proficuo. Allora mi rivolgo a chi vede il bicchiere sempre mezzo pieno: gloriatevi per il mezzo pieno, ma pensate e riflettete con umiltà a quella parte vuota perché è per quella che dovreste lavorare di più e con più forza.
Giovanna Miele, consigliere comunale e provinciale di Forza Italia a Latina