Latina, neurochirurgia del Goretti al collasso: Simeone “chiama” Zingaretti

L'ospedale Santa Maria Goretti di Latina

“C’è qualcosa, direi tutto, che non funziona nella politica sanitaria del Lazio: Zingaretti continua a promettere nuove assunzioni e lo farà anche questa volta per l’emergenza di neurochirurgia del Goretti di Latina. Il punto non è promettere ma rendere operative tali assunzioni che, evidentemente, restano solo nell’immaginazione del presidente della Regione perché in caso contrario queste emergenze non si trascinerebbero irrisolte da anni”. Giuseppe Simenone, consigliere regionale di Forza Italia, torna ad attaccare la politica sanitaria del Lazio partendo dalla carenza di personale, esplosa ieri, nel reparto di neurochirurgia del nosocomio pontino. “Dal primo agosto – spiega – i medici in servizio sono solo cinque più il direttore. Sei unità totali, a fronte dei dieci medici necessari, che sono costrette con turni massacranti, rinunciando anche ai legittimi riposi, ad effettuare le guardie, gli interventi, a provvedere alle emergenze e all’assistenza dei pazienti ricoverati. Una situazione che ha portato lo stesso direttore della Uoc ad effettuare, turni e guardie, per assicurare la continuità assistenziale e l’efficienza dei servizi e colmare carenze di personale diventate ormai strutturali. Ma, nonostante questo grande spirito di sacrificio e dedizione al lavoro, resta un gap profondo e difficile da sanare, in termini di efficienza, se non si interviene in modo concreto aumentando il personale medico disponibile. Una situazione paradossale per un reparto di eccellenza non solo nella provincia di Latina ma nel Lazio e nel resto d’Italia”. L’emergenza, evidenzia Simeone, arriva per altro in un periodo particolarmente critico, piena estate, quando si registrano più presenze e si verificano più incidenti.

“Ho inviato una nota a Zingaretti, al commissario straordinario della Asl di Latina, Casati, al responsabile della Cabina di regia per la sanità nel Lazio, D’Amato e al direttore della direzione salute della Regione, Panella – afferma Simeone – illustrando la situazione e chiedendo interventi seri e mirati per dare al reparto di neurochirurgia il personale adeguato per garantire il diritto alla cura dei cittadini e la continuità ed efficienza nell’erogazione dei servizi. Perché è inaccettabile che, ancora una volta, si debba assistere al depotenziamento di un reparto fondamentale per assicurare il servizio di emergenza – urgenza dell’ospedale di riferimento di tutta la provincia di Latina e che serve un’area estremamente vasta che va da Roma a Caserta”. “Ci domandiamo – conclude il consigliere – come si pensa di rendere efficiente l’assistenza sanitaria in un ospedale, che sulla carta è Dea di II livello dal giugno 2015, se si distruggono le eccellenze che lo caratterizzano. In questo quadro le scelte di chi dovrebbe decidere per il bene comune si stanno trasformando in tragedie personali e collettive, stiamo uccidendo la sanità, la speranza e la fiducia di centinaia di professionisti e di una intera comunità”.