“Latina non si lega” con le sardine, intervista “rovesciata” a Pennacchi

Antonio Pennacchi (foto di huffingtonpost.it)

“Latina non si lega” con le sardine in piazza il prossimo 7 dicembre. Buonasera Pennacchi, lei cosa ne pensa? “Ma perché stanno organizzando anche a Latina? Io non so niente. Chi sono gli organizzatori?”.

E’ iniziata così questa sera una breve conversazione tra chi scrive in questo spazio e il Premio Strega Antonio Pennacchi, 69 anni di Latina. Alla sua domanda rispondo: “L’organizzazione è affidata a un gruppo Facebook, tre gli amministratori”. “Ecco, mi dica i nomi”, replica lo scrittore con tono perentorio. Il tempo di accedere al gruppo e riferisco: “Anna Claudia Petrillo, Matteo Lovato e Pier Luca Dussich“. “E chi sarebbero?”, insiste Pennacchi. “Io non lo so – rispondo -, di nome conosco soltanto Matteo Lovato perché è consigliere comunale a Pontinia”. E Lui: “Di che partito è?”

“Non vorrei sbagliare – dico a Pennacchi, al quale vorrei chiedere molte cose -, credo di ricordare che sia stato eletto con una lista civica (mi viene in mente che è anche delegato provinciale all’Ambiente del Pd, ma non ho modo di verificare all’instante e lascio stare perché lo scrittore mi ha già detto tre volte che devo fare presto)”. “Sarà! Beh, cosa voleva sapere lei?”, mi domanda ancora Pennacchi in una sorta di intervista rovesciata. “Volevo sapere – rispondo un po’ agitata – cosa ne pensa del movimento delle sardine, visto che si sta organizzato anche a Latina, anzi lo ha già fatto, e che presto ci sarà il flash mob. Lei interviene spesso sui ‘fenomeni’ del capoluogo pontino…”.

“Senta, se mi invitano e vedo che si tratta effettivamente di un movimento spontaneo (già questa cosa che c’è di mezzo un consigliere comunale, poco mi convince) sarò in piazza con loro. Ma se vedo che qualcuno ci mette il cappello, a cominciare dal sindaco Coletta, cosa le devo dire? Che se ne andassero aff…….o”. Pennacchi mi saluta e chiude la conversazione.

Le sardine, strette strette, puntano a sbarrare la strada alle “destre sovraniste e populiste di questo paese”. Hanno inventato un acronimo: sardine=solidarietà, accoglienza, rispetto, diritti umani, intelligenza, non violenza. Nemico numero uno: Matteo Salvini.

Ieri abbiamo chiesto ad alcuni politici locali se avessero intenzione di partecipare al flash mob del prossimo 7 dicembre (leggi qui). L’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Latina, Gianmarco Proietti, non aveva avuto modo di poter rispondere per tempo alla nostra pubblicazione. Lo ha fatto poco dopo.

“Ho una responsabilità di governo – ha detto Proietti -, dunque devo e voglio ascoltare. Ma sapere che una piazza della nostra città si colora in modo pacifico attivando la partecipazione di chi si vuole impegnare per accogliere e includere mi rende orgoglioso di essere cittadino”.

Scherzosamente piccato per non averlo interpellato, si è fatto vivo il consigliere indipendente Matteo Coluzzi per farci sapere che lui non ci sarà: “La proposta politica qual è? Dov’è? Cantare ‘Bella ciao in piazza… poi? La politica è una cosa seria, altro che sardine!”.