Latina, nuova congregazione per la scuola di Borgo Carso: il Consiglio impegna il sindaco

I genitori dei bambini delle scuole gestite dalle Suore Francescane presenti questa mattina tra il pubblico del Consiglio comunale di Latina

Il Consiglio comunale di Latina, questa mattina, si è confrontato – a fatica – sul disagio rappresentato da alcuni genitori, presenti tra il pubblico, dei bambini che frequentano la scuola materna Innocenti di Borgo Carso. Una scuola paritaria gestita dalle Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, il cui ordine ha comunicato la disdetta per il prossimo anno scolastico. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha fatto sapere ai genitori che l’attività scolastica sarà garantita al borgo attraverso la statalizzazione della scuola Innocenti, suscitando malumori poiché la gestione religiosa dell’istituto scolastico ha sempre costituito un punto di riferimento della comunità. Attorno ai genitori dei bambini di Borgo Carso si sono stretti i papà e le mamme degli scolari degli altri borghi di Latina che presto potrebbero subire il “ritiro” delle suore. Ne è nato un comitato spontaneo che questa mattina è sceso in piazza in occasione dell’adunanza dell’assise civica sostenendo che si possa prendere in considerazione la disponibilità di un altro ordine religioso a governare la scuola ed evitare così la statalizzazione della Innocenti. Sennonché i consiglieri di opposizione, Alessandro Calvi, Matteo Adinolfi, Matteo Coluzzi, Enrico Forte, Giovanna Miele, Matilde Celentano, Andrea Marchiella, Nicoletta Zuliani e Raimondo Tiero, hanno presentato, seduta stante, un ordine del giorno per impegnare il sindaco e la giunta a trovare, nei limiti temporali (visto che le iscrizioni per il nuovo anno scadono il 5 febbraio prossimo) una nuova congregazione che possa garantire e subentrare nella gestione della scuola d’infanzia di Borgo Carso per l’anno scolastico 2017/2018; ad interessare il vescovo Mariano Crociata affinché si attivi nella risoluzione di tali problematiche; a conservare e mantenere in futuro tutte le attività scolastiche nella struttura della Innocenti al fine di garantire adeguati spazi ai piccoli frequentatori nel rispetto della corretta e armoniosa crescita della collettività stessa.

Preso atto dell’ordine del giorno depositato, il presidente dell’assise Massimiliano Colanzingari ha posto la discussione dello stesso dopo i punti già in programma. Ma quando un consigliere ha chiesto che fosse discusso subito, vista la presenza dei genitori che altrimenti sarebbero dovuti rimanere fino alla chiusura della seduta, ne è nata una polemica infinta. Dario Bellini, capogruppo di maggioranza, ha subito mostrato la sua contrarietà all’inversione dei punti all’odg, sostenendo che fosse una forzatura che andava a sfalsare il programma dei lavori consiliari su argomenti inseriti per tempo contro un fuoriprogramma. Il consigliere Laura Perazzotti, invece, ha tenuto a precisare che la statalizzazione della scuola in questione non avrebbe affatto compromesso le attività. Anzi. Un intervento che, insieme a quello di altri esponenti sia di maggioranza che di minoranza, di fatto ha aperto il dibattito sull’argomento. Alla fine della fiera e, dopo un intervento del sindaco Damiano Coletta volto a pacificare gli animi e a riferire che nel pomeriggio aveva già fissato un incontro con il vescovo, l’ordine del giorno – rettificato in alcune parti – è stato approvato all’unanimità e ad inizio seduta, prima della debacle sul disability manager.

Dunque il Consiglio comunale ha impegnato il sindaco e la giunta a trovare nei limiti temporali e procedurali in continuità la forma più idonea di gestione che possa garantire il regolare svolgimento dell’anno scolastico 2017/2018, compresa la valutazione e l’opportunità della gestione attraverso una nuova congregazione, nell’interesse della collettività.