Venticinque anni fa, il 2 agosto del 1991, moriva Susetta Guerrini, giornalista d’investigazione a tutto tondo, sempre pronta ad indagare per far venire a galla le verità nascoste. Ha lavorato in diversi media, dalle radio locali alle tv, dai quotidiani ai periodici ma sempre con un unico impegno, cercare e fornire le prove di quel che raccontava e, quindi, dare fastidio. Ciò che si chiama giornalismo d’inchiesta, merce sempre più rara.
Martedì prossimo, alle 19.30, presso i giardini del Palazzo comunale di Latina è in programma la commemorazione di Susetta. All’evento, organizzato dall’Assessorato alla Pari opportunità del Comune e intitolato “In altre parole. Per un’informazione responsabile. In ricordo di Susetta Guerrini”: interverranno Damiano Coletta, sindaco di Latina; Patrizia Ciccarelli, assessora alle Pari opportunità; Marta Bonafoni, giornalista e consigliera regionale; Maria Marinelli, presidente del Centro Donna Lilith; Stefania Anarkikka Spanò, illustrAutrice; incursione teatrale di Donatella Mei, attrice e autrice teatrale; Emanuela Gasbarroni, amica e collega di Susetta Guerrini; Renata Tomassini Guerrini, figlia di Susetta, anche lei giornalista. Amici e amiche, colleghi e colleghe ricorderanno insieme il lavoro e il profilo umano di Susetta. Aderisce all’iniziativa la Libera Associazione di Giornaliste Democratiche “Giulia”.
Donna di grande talento e ecologista, Susetta Guerrini, quando è scomparsa, lavorava a Latina Oggi e in soli tre anni, dall’apertura del quotidiano, aveva firmato decine di inchieste fastidiose, soprattutto in materia di ambiente, sanità e, più in generale, quelle relative ai diritti sociali. Numerosi reportage li aveva confezionati anche con le tv e le radio locali, stessa impronta con la professionalità di sempre.