Latina, il passo indietro di Lbc sulla tutela delle fasce più deboli

Matteo Coluzzi

Era settembre 2016 quando i consiglieri di Latina bene comune presentarono una mozione, poi approvata all’unanimità, che prevedesse nella revisione del regolamento per l’utilizzo delle palestre scolastiche, la tutela delle fasce economicamente più deboli attraverso l’iscrizione gratuita da parte delle società sportive di un numero di utenti appartenenti a tali fasce, previa presentazione del modello Isee, prevedendo per le società più virtuose la fruizione gratuita delle strutture sportive per un dato numero di ore in rapporto al numero dei suddetti utenti iscritti. Firmatarie della mozione Maria Ciolfi e Luisa Mobili. Oggi quel regolamento, dopo mesi di gestazione, è arrivato in aula per l’approvazione senza che fosse inserita la tutela delle fasce economicamente più deboli, cosicché il consiglieri di opposizione Matteo Coluzzi, Massimiliano Carnevale, Giovanna Miele e Alessandro Calvi hanno presentato un emendamento ad hoc, fotocopia del contenuto della mozione di Lbc. Poco dopo però Lbc ha presentato un altro emendamento sullo stesso argomento, cassando la gratuità e inserendo l’assegnazione di due punti in graduatoria per l’affidamento delle strutture sportive. Così, l’emendamento dell’opposizione è stato bocciato, mentre è stato approvato quella della maggioranza di Lbc.

“Imbarazzante è dir poco”, ha commentato Coluzzi che durante il suo intervento in Consiglio comunale ha sottolineato il fatto che Latina bene comune era riuscita a smentire se stessa partorendo un emendamento diverso dalla sua stessa volontà politica espressa a settembre 2016: “Che cos’è il bene comune?”, ha chiesto l’esponente di opposizione segnalando come quella mozione fosse da intendersi come un’operazione di facciata alla luce della bocciatura dell’emendamento dei consiglieri di minoranza, che ne recuperava il senso, preferendo una misura molto più contenuta e irrispettosa della originaria volontà politica. “Avete fatto un passo indietro nella tutela delle fasce più deboli”.