Latina, Patti (Pd): “Mancate istanze di condono impediscono ai cittadini di beneficiare dei bonus”

“Durante la pandemia sempre più spesso abbiamo sentito parlare di smartworking, video call, prenotazioni online… ma come gli uffici comunali si sono andati a relazionare con le mutate condizioni pandemiche? Come, un settore già ampiamente congestionato e fortemente in affanno come quello dell’edilizia privata si è andato a modulare per far fronte alle mutate condizioni di lavoro ed alla mutata tipologia di domanda?”

A porsi queste domande è Alessandro Patti della segreteria comunale del Pd di Latina e ritenuto riferimento di Energia Democratica, l’area vicina ad Anna Ascani che punta decisa su una nuova classe dirigente che provenga dai territori e che sembra tenere molto in considerazione la provincia pontina.

“Si approfitta della chiusura dell’anno appena trascorso – ha detto Patti – per tirare delle linee di bilancio e capire cosa ha funzionato in maniera esemplare e cosa risulta perfettibile.

A seguito delle Legge 47/1985 (primo condono edilizio), la Legge 724/1994 (secondo condono edilizio) ed in ultimo la Legge 326/2003, si sono andati a definire degli uffici deputati all’istruzione, definizione ed in ultimo all’emissione del titolo edilizio in sanatoria.
Per il Comune di Latina nonostante il massimo sforzo da parte del personale impiegato, l’annosa carenza di personale, nonostante i vari appelli risulta ancora una realtà che blocca moltissimi procedimenti.

Il tema della definizione delle istanze di condono edilizio acquisisce particolare importanza se relazionato con le tematiche, sempre più all’ordine del giorno, dei cosiddetti Bonus e sgravi fiscali, recentemente rinnovati in sede di finanziaria del Governo Italiano. Un immobile che non ha conseguito il titolo edilizio in sanatoria infatti, non può beneficiare di nessun tipo di bonus e sgravio. Questo vuol dire causare danni ai cittadini che molto spesso hanno già versato ingenti somme anni e anni fa per vedere risolte le proprie pratiche e che ora rischiano di subire la beffa di non poter usufruire di bonus e sconti previsti nella legge di bilancio”.

Con un’analisi storica sui dati di Concessioni Edilizie emesse nei vari anni nel Comune di Latina, è stato possibile capire come si registrino valori altalenanti. In epoca passata, negli ultimi dieci anni, si attestavano su valori minimi di circa 150 Concessioni Edilizie annue fino ad un massimo di circa 400 Concessioni Edilizie emesse in un anno.

In epoca più recente si è passati dalle circa 105 (anno 2016), circa 95 (anno 2017), circa 90 (anno 2018), circa 85 (anno 2019) ad appena 53 Concessioni Edilizie emesse nell’anno 2020.

“Un trend in costante decrescita – ha commentato Patti – che trova il suo punto di flesso verso il basso nell’anno appena trascorso. Ad una prima analisi potrebbe apparire che tale dato è influenzato solamente dalla pandemia, ma ricercando altri elementi si evince che l’ufficio riceve mensilmente ben 160 utenti tra tecnici e proprietari, a conferma di un costante impegno del personale ed interesse per la collettività.

La definizione delle Istanze di condono edilizio per il Comune di Latina rappresenta un vero e proprio benefit economico. Nell’anno 2019, infatti l’Ufficio Condono Edilizio grazie alla definizione delle pratiche ha prodotto un introito per l’Amministrazione Comunale di circa 124 mila euro a saldo di quanto già versato in precedenza. Sono state inoltre richieste somme dovute, sempre a beneficio dell’amministrazione comunale per circa 903.000 euro.
Una vera e propria risorsa economica che, stando ai numeri del 2016 conta ben 9.000 istanze da perfezionare da cui l’Amministrazione Comunale può ottenere cifre economiche molto importanti, nonché garantire un diritto al contribuente che attende da oltre venti anni la sanatoria.

Le cifre che ad oggi si evincono sono ben lontane da quanto definito dal Piano Esecutivo di Gestione (Peg) del Comune di Latina. In esso infatti si ipotizza il perfezionamento di ben 2.400 istanze all’anno con un azzeramento delle stesse in 3 anni. Tale proiezione porta ad ottenere un importante introito per l’Amministrazione Comunale, che invece ad oggi non ha ottenuto”.

Patti ha registrato “l’assenza di una figura che svolga le funzioni di archivista, gestendo i fascicoli di condono ed organizzando la documentazione ancora fuori archivio.
Nonostante il bando recentemente effettuato, il numero dei tecnici risulta ancora fortemente sottodimensionato. I due tecnici già presenti attualmente, saranno supportati da ulteriori 2 tecnici. Occorrerebbe incrementare ulteriormente l’organico con almeno altre 4-6 unità dotate di capacità e conoscenza, da dedicare alla istruttoria ed alla conclusione dei procedimenti di sanatoria.

Potrebbe essere inoltre necessario sottoscrivere protocolli d’intesa con le associazioni di settore e gli Ordini professionali, imitando esperienze fruttifere effettuate presso altre amministrazioni, volte oltre che all’inserimento di giovani all’interno del mondo tecnico ed amministrativo per lo svolgimento di funzioni complementari all’ufficio come per esempio l’istruttoria, i rilievi la mappatura delle istanze di condono, l’organizzazione ed informatizzazione delle concessioni rilasciate ed altre attività utili all’aggiornamento ed il miglioramento di efficienza dell’ufficio Condono Edilizio e la macchina amministrativa stessa.

È evidente – ha concluso Patti – che in un momento difficile come questo dal punto di vista economico non ci si può permettere di lasciare il comune con meno entrate del previsto, i cittadini privati della possibilità di accedere ai bonus pensati dal governo e gli operatori costretti a limitare la propria possibilità lavorativa perché non si interviene sulla carenza di personale e sull’efficientamento delle strutture esistenti”.