Un importante passo avanti per la prevenzione del disagio giovanile e del suicidio arriva dalla commissione Servizi Sociali di Latina. Maria Grazia Ciolfi, capogruppo del M5S, ha proposto l’adozione di un protocollo d’intesa per promuovere la salute mentale e contrastare il fenomeno del suicidio giovanile.
La proposta è stata avanzata in seguito alla relazione sugli esiti del convegno “Il tempo dell’ascolto”, tenutosi il 9 dicembre al Circolo Cittadino e organizzato dai gruppi consiliari del M5S di Latina e Cisterna. “Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani, un dato allarmante che non possiamo ignorare” ha dichiarato Ciolfi, sottolineando l’urgenza di un intervento strutturato.
Il protocollo, già adottato in realtà come Pordenone dal 2007, prevede il coinvolgimento di istituzioni, scuole, enti locali, ASL, forze dell’ordine e associazioni, creando una rete sinergica per prevenire e affrontare il disagio giovanile. Un punto centrale della proposta è la creazione di un’Area Ricerca e Interventi, che funzioni come osservatorio per monitorare casi di suicidio e tentativi, così da attuare azioni concrete di prevenzione.
“Oggi ci sono tanti progetti validi sul territorio, ma mancano coordinamento e continuità. Il protocollo può diventare un punto di partenza per fare rete e rendere questi interventi più efficaci”, ha proseguito Ciolfi.
La consigliera ha inoltre evidenziato l’importanza di sensibilizzare famiglie e istituzioni, superando lo stigma legato al disagio mentale: “Minimizzare il problema per vergogna rischia di farci arrivare troppo tardi. Serve prevenzione, ascolto e supporto concreto a famiglie, giovani coppie e scuole”.
Il presidente Catani e l’assessore Nasso hanno accolto positivamente l’input della consigliera e del collega di Cisterna, Elio Sarracino. Un ringraziamento particolare è stato rivolto all’associazione “Io sono Enea”, rappresentata da Lisa Perillo, il cui contributo è stato fondamentale per dare forza alla proposta.
L’iniziativa mira a trasformare le scuole in centri di ascolto e crescita educativa, promuovendo un approccio che metta al centro i giovani e le loro esigenze, garantendo interventi concreti e tempestivi per contrastare un fenomeno sempre più preoccupante.










