Latina, i pub e la movida violenta: “Subito Ztl e vigilanza armata”

La zona dei pub prima del decreto per arginare il coronavirus

Una nuova ztl, gestita in proprio, magari con la vigilanza armata privata. E iniziative culturali a tutte le ore del giorno, non soltanto per gli appassionati della movida. E soprattutto un confronto aperto tutto l’anno, con le istituzioni – certo – ma in modo particolare con i reesidenti.

Francesco Elisei

E’ una cosa a metà strada tra l’appello e la proposta il messaggio che questa mattina hanno lanciato i titolari delle 35 attività commerciali e di ristorazione del cosiddetto quartiere dei pub. A illustrarlo, in una conferenza stampa, è stato il loro portavoce, Francesco Elisei, subito dopo essere stato ricevuto in questura. Sul tavolo sempre i soliti problemi, l’ordine pubblico e la vivibilità del quartiere dopo anche gli ultimi recenti fatti di cronaca. Non ci si può nascondere, tra i duemila giovani che frequentano nelle notti del fine settimana il quartiere dei pub ci sono spesso anche mele marce. La degenerazione avviene spesso, le risse un pericolo latente. “Vogliamo che la città capisca – dice Elisei – che noi siamo soltanto degli imprenditori che cercano di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi. Qui ormai siamo in 35, siamo un’industria che dà lavoro a decine di persone. Rispettiamo le regole e vorremmo poter dialogare con tutti, per questo lanciamo alcune proposte nella speranza che vengano raccolte dall’amministrazione comunale, dalle forze di polizia, dai residenti”.

Le prime sono intrecciate tra loro, riguardano il ritorno della zona a traffico limitato, con parcheggi riservati ai residenti, ed un servizio di vigilanza privata. Ma anche una serie di iniziative durante il giorno, attività ludiche per richiamare anche i bambini. “Una cosa deve essere chiara – dice Elisei – il quartiere ospita anche duemila persone nelle sere del fine settimana, ma qui vengono anche le famiglie. Abbiamo solo un obiettivo: fare bene il nostro lavoro nel rispetto delle regole e garantendo la vivibilità del quartiere”.