Il Tar di Latina ha annullato il provvedimento di aggiudicazione della gara relativa all’affidamento di servizi di natura sociale – lotto 1, servizi integrati di sostegno e di aiuto alla disabilità, della durata di tre anni per un importo di 10.923.299,52 euro, in favore della Cooperativa Sociale di Lavoro Operatori Sanitari Associati – Osa, condannando il Comune di Latina a corrispondere alla Universiis – S.C.S. (ricorrente), la somma di 3.500 euro oltre ad I.V.A. e C.P.A., a titolo di spese, diritti ed onorari di difesa; compensa le spese nei riguardi dell’impresa controinteressata.
La sentenza pubblicata ieri fa riferimento alla causa del 23 novembre scorso scaturita dal ricorso presentato alla Universiis, arrivata seconda alla gara affidata alla Osa. Il Tar nella sentenza di annullamento ha ritenuto “illogica la conclusione a cui è pervenuta la commissione che ha penalizzato il concorrente il quale, pur avendo prodotto una offerta con numero di ore maggiore ha tuttavia ottenuto un punteggio meno elevato rispetto all’aggiudicataria. “In altri termini – si legge nella sentenza – la commissione del tutto illogicamente ha attribuito il massimo punteggio alla aggiudicataria (che aveva offerto meno ore di formazione sia obbligatoria che facoltativa), tanto più in difetto di criteri motivazionali”. “Il vantaggio di Osa è inspiegabile – scrivono i giudici – ancor più considerando che Universiis ha offerto un numero superiore di ore facoltative di formazione…” Un pronunciamento choc.
“Nella sentenza del Tar si leggono giudizi di merito pesanti nei confronti di una gara annullata ‘per assegnazione illogica’ – ha commentato questa mattina Gianluca Di Cocco, presidente di Idea -. Mi preme precisare che la responsabilità, in questo settore, è esclusivamente della politica – si legge in un comunicato stampa di Di Cocco -. I servizi sociali e più in generale il terzo settore rappresentano uno strumento straordinario per realizzare il benessere di una comunità, per abbattere tanti muri di disuguaglianza tra i cittadini, ma la politica non deve occupare ‘militarmente’ questa area strategica.
Non è nella mia cultura politica abbandonarmi a facili illazioni, ma dinamiche evidenti nell’ultima campagne elettorale così come durante i primi mesi di vita amministrativa della giunta Coletta, anche se non avrei mai voluto crederlo, portano il dubbio profondo che la revoca di una gara con queste modalità nasconda l’esistenza di pericolosi legami dei quali la nostra comunità dovrebbe liberarsi. Va ricordato a tutta l’opinione pubblica che l’esperta Assessora Patrizia Ciccarelli, pochi mesi fa, festeggiava l’aggiudicazione della gara all’insegna della legalità e trasparenza, ma ancora una volta Coletta e suoi vengono smentiti dai fatti e dalla inchieste che fino ad oggi hanno toccato questa amministrazione. Vorrei proprio sapere ora, come intendono giustificarsi? Vogliono dichiarare anche per la titolare in giunta dei servizi sociali, come per Butarelli ‘esperto’ nel campo dell’urbanistica, che il sindaco non poteva conoscere determinate dinamiche? Il civismo moraleggiante che nel 2016 si era presentato come paladino di legalità e trasparenza ogni giorno scricchiola più insistentemente. Auspichiamo dunque che il Sindaco possa chiarire i dubbi, nell’interesse di una comunità che subisce la morsa dell’immobilismo amministrativo e oggi si ritrova sulle spalle del Concerto sentenze amministrative che mettono in dubbio quanto prodotto finora dai nuovi amministratori”.