Latina, tabacco analgesico e tisane oppiacee per lavorare nei campi. A Pontinia uno snodo per l’immigrazione clandestina

Indiani consumatori di oppiacei e altri principi attivi contro la fatica dei campi e un imprenditore agricolo “titolare” di un punto di accoglienza per migranti irregolari. E’ questa la foto scattata nelle ultime ore sul territorio pontino dalla Squadra Mobile di Latina che ha svolto un’attività investigativa rivolta al contrasto del fenomeno del caporalato, del lavoro in nero e allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Nell’ambito dei servizi di controllo disposti dal questore Carmine Belfiore, gli uomini della Mobile, diretta da Carmine Mosca, hanno effettuato due blitz, il primo a Borgo Le Ferriere nel territorio del capoluogo e il secondo in strada Lungo Ufente a Pontinia.

Nel primo caso, all’interno di un’abitazione occupata da una decina di indiani, tutti con regolare permesso di soggiorno, la Polizia ha rinvenuto e posto sotto sequestro un sacchetto di bulbi di papavero e decine di confezioni di tabacco contenente i principi attivi della pianta di betel (tipo di palma) dagli effetti stimolanti ed analgesici non vietata in Italia. “Dai bulbi di papavero – ha spiegato il vice questore aggiunto Mosca durante la conferenza stampa tenuta questa mattina in Questura per l’occasione – si estrae del lattice da cui si ottiene l’eroina. Noi abbiamo trovato dei bulbi essiccati già svuotati, ma all’interno di essi permane il principio attivo della sostanza stupefacente e i semi. I bulbi di papavero, reperiti a basso costo, vengono utilizzati dagli indiani, anche nel loro Paese di origine, per beneficiare degli effetti. La ‘paglia’ e i semi vengono masticati oppure usati per la preparazione di tisane. Con il tabacco, mischiato con la polvere di betel, vengono preparate delle polpettine che gli indiani tengono in bocca all’occorrenza, prima di andare al lavoro o durante la giornata nei campi. Sul materiale sequestrato stiamo facendo degli approfondimenti scientifici”. A seguito del blitz di Borgo Le Ferriere la Squadra Mobile ha proceduto al deferimento dell’indiano che deteneva in camera i bulbi di papavero per detenzione di stupefacenti. La situazione emersa secondo la Polizia è riconducibile alle conseguenze dello sfruttamento dei migranti nel lavoro agricolo.

Nel secondo caso gli uomini di Mosca sono arrivati in un appezzamento agricolo alla periferia di Pontinia. Da un lato un ettaro di serre per la produzione di ortaggi esotici diretti ai mercati di Roma e dall’altro la villa dell’imprenditore agricolo: in mezzo manufatti fatiscenti in cui sono stati trovati alloggiati una decina di indiani tra cui due sprovvisti di permesso di soggiorno, arrivati in Italia da pochissimi giorni, che sono stati prontamente accompagnati presso l’ufficio Immigrazione per la loro espulsione. Le condizioni degli alloggi sono risultate pessime e alcuni dei migranti presenti, sorpresi mentre ancora stavano dormendo, avevano trascorso la notte su giacigli di fortuna allestiti all’esterno delle baracche. Dentro i locali insetti, stoviglie e lenzuola sporchissime. Dalle perquisizioni effettuate anche all’interno dell’abitazione dell’imprenditore sono spuntati contratti di affitto con timbri risultati falsi da una pronta verifica effettuata presso l’Agenzia delle Entrate. L’imprenditore agricolo è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Gli alloggi occupati dai migranti sono stati posti sotto sequestro in quanto soggetti a confisca, come prevede la legge. La Squadra Mobile ritiene che il sito di via Lungo Ufente costituisca un punto di snodo dell’immigrazione clandestina in provincia di Latina. La Polizia, nel corso della conferenza stampa, ha lasciato intendere che presso la proprietà dell’imprenditore agricolo nell’ultimo periodo ci sia stato un continuo rinnovo degli “ospiti”. Accertamenti in corso per la verifica delle condizioni dell’eventuale impiego dei migranti nelle vicine serre.

Di seguito il video delle operazioni della Squadra Mobile e dell’intervista del vice questore aggiunto carmine Mosca e le foto della conferenza stampa.