Latina, tutto tace su bando impianti sportivi. Chiesta la convocazione della commissione competente

Andrea Marchiella

Impiantistica sportiva a Latina, tutto tace. L’ennesimo allarme su palestre e impianti di proprietà comunale è stato lanciato dai consiglieri d’opposizione Andrea Marchiella, Matteo Coluzzi e Giovanna Miele. L’argomento è lo stesso di svariate precedenti sollecitazioni e di una mozione sottoposta al Consiglio comunale oltre un anno fa: modalità, regole, tempi e costi per la gestione delle strutture comunali da parte delle società del capoluogo. Ben chiara, a tal proposito, la posizione dei tre esponenti di Fratelli d’Italia, Lista Forte e Forza Italia:

“La stesura del bando era stata inserita come una sorta di priorità nell’elenco di promesse e proclami annunciati dalla maggioranza. Ad oggi, però, non ci è giunta alcuna notizia dagli uffici competenti, così come da mesi l’Amministrazione si guarda bene dal fornire risposte ai diretti interessati: parliamo di realtà operanti da anni nel capoluogo, apprezzate anche a livello nazionale per i risultati conseguiti in innumerevoli discipline e sempre impegnate con i loro tanti tesserati a promuovere attività che favoriscono la crescita di ragazzi e bambini, anche a livello culturale e sociale. La maggioranza resta trincerata nel suo solito immobilismo ma dimentica le ormai imminenti scadenze: quel bando entro maggio deve essere espletato, altrimenti sarà impossibile procedere con le iscrizioni per la prossima stagione agonistica!”.

Anche marzo sta volgendo al termine, i campionati stanno terminando e le società devono iniziare a programmare partendo dalla certezza di poter disporre dei loro spazi. Ecco perché Marchiella, Coluzzi e Miele non intendono più aspettare:

“Abbiamo chiesto l’immediata convocazione della Commissione Sport Cultura e Scuola al presidente Fabio D’Achille. Di fatto ci siamo autoconvocati, visto che entro dieci giorni dovrà arrivare una risposta. In quella sede chiederemo responsi concreti e una data certa per la stesura del bando. Ancora una volta è stata disattesa la programmazione, come sta accadendo per il teatro e per tante altre questioni: a questo punto, però, il silenzio di Lbc non è più tollerabile!”.