Latina, Tavoletta delle Acli: “Meno slogan e più confronto per valorizzare risorse umane e territorio”

Il direttore provinciale delle Acli apre il 2017 con l’auspicio di un’attività sul territorio che privilegi il confronto costruttivo tra le istituzioni e la comunità cittadina e politica, riducendo gli slogan su un territorio dove la capillarità delle attività sociali e politiche non si traduca in frammentarietà e timore della burocrazia.

“Occorre valorizzare le energie e i talenti delle comunità pontine al fine di ridurre le disuguaglianze – sottolinea Tavoletta –  D’altra parte l’associazione, già nel corso del suo ultimo congresso provinciale, ha sancito la linea d’azione dell’organizzazione che si basa su tre cardini, identità, comunità e creatività”.

Il ruolo dei circoli

“Particolare attenzione è rivolta proprio ai circoli, alle organizzazioni aderenti, alle associazioni presenti sul territorio. Una capillare rappresentatività territoriale in grado di trasformarsi in sintesi propositiva e progettuale grazie agli organi centrali – continua Tavoletta – Rappresentanza capillare che non deve però trasformarsi in frammentarietà. Questa è da sempre una criticità del mondo delle rappresentatività che le Acli con forza hanno cercato di combattere non solo al proprio interno ma anche verso l’esterno. Per questo abbiamo deciso di aderire con convinzione al Forum 015 costituito con Confartigianato, Compagnia delle Opere, Cisl e Confcooperative”.

L’appello alla politica

“Purtroppo lo sforzo di superare la frammentarietà che è stato compiuto dal cosiddetto terzo settore, non ha rappresentato una priorità per la politica, con le singole forze in campo che invece di rappresentare un serio interlocutore per le nostre comunità si sono abbandonate all’occasionalità dell’umore elettorale non contribuendo a formare opinione politica –  sottolinea il direttore provinciale –  Per le Acli  Provinciali di Latina il confronto diretto nelle piccole comunità  è invece essenziale porta all’elaborazione della sintesi di mediazione per costruire soluzioni operative per le Istituzioni e le rappresentatività per ridurre le disuguaglianze nel rispetto della cultura delle diversità”.

L’ostacolo della burocrazia

“A essere auspicato, da tutta la comunità Aclista, è anche un approccio diverso alla burocrazia, certamente da riformare ma non da demonizzare e soprattutto non da considerare continuamente come alibi politico per coprire le proprie inefficienze.  La lotta alle disuguaglianze – conclude Tavoletta – parte dall’approvazione di progetti locali di welfare territoriale o addirittura rurale, che a Latina potrebbero costituire una risorsa d’eccellenza. Per questo facciamo appello a tutti i dirigenti politici locali e delle organizzazioni sociali affinché abbandonino gli strilli e i megafoni sui social e si confrontino realmente per trovare soluzioni”.