Latina, via Roccagorga: tutti a giudizio. Il giudice Cario fissa il processo

Tutti rinviati a giudizio gli indagati per la palazzina di via Roccagorga, a Latina. Questa mattina si è tenuta l’udienza preliminare davanti al giudice del tribunale di Latina, Giuseppe Cario. Il gup ha deciso che sulla vicenda dell’edificio, che rientra in quella dell’annullamento dei sei piani particolareggiati disposto dal commissario prefettizio Barbato, ci sarà un processo.

Sul banco degli imputati siederanno, a vario titolo, il capo Uoc dell’ufficio Edilizia privata del Comune di Latina, Luigi Paolelli; Rosa Belani quale committente proprietaria; il direttore dei lavori Giovanni Fabio Tomeo e l’amministratore unico della società di costruzione Seccafien Costruzioni, Fabrizio Seccafien. Sono accusati, a vario titolo, di abuso edilizio, abuso d’ufficio e arbitraria invasione di un’area comunale.

Il pubblico ministero Giuseppe Miliano, oggi in aula, ha commentato il rinvio a giudizio: “I piani particolareggiati annullati sono stati uno dei momenti più importanti del riconoscimento anche questa indagine”.

Miliano contesta sia la realizzazione dei lavori in difformità rispetto al progetto presentato. In particolare i locali tecnici dell’ultimo piano dovevano rispettare un’altezza di 2 metri e 40 centimetri, che invece sono diventati 2 metri e 70. L’ipotesi è quella che un locale tecnico si apprestava a diventare un super attico.

Inoltre viene specificato nel capo di imputazione che comunque tutta la palazzina sarebbe illegittima, proprio perché il piano particolareggiato su cui si basavano i permessi a costruire è stato annullato, insieme ad altri 5, nel 2016. Il processo inizierà il 24 giugno 2019. Il Comune di Latina si è costituito parte civile, attraverso l’avvocato Cinzia Mentullo.

Sulla palazzina di via Roccagorga il sindaco aveva dovuto rispondere alle accuse che l’ordinanza di demolizione per questo edificio non era mai stato firmato. Uno degli appartamenti sarebbe stato acquistato proprio dal figlio di Damiano Coletta.