Le “Imprese Femminili” raggiungono quota 23.629 nel Lazio Sud. Gli interventi 2025 del Governo

Business people standing at the table and discussing new projects. Female executives looking at papers on table and brainstorming.

Rubrica Economia&Societa

di Ivan Simeone
i.simeone@virgilio.it

Le “imprese in rosa” si fanno largo nel Lazio Sud.
Secondo una recente analisi curata dall’Ufficio Studi della CGIA, in Italia le imprese a
conduzione femminile raggiungono numeri consistenti, rispetto all’intera Unione
Europea. Secondo stime del 2023, le donne titolari di partita IVA erano 1.610.000
contro 1.433.100 della Francia e 1.294.100 della Germania.
Nelle nostre province del Lazio Meridionale, la presenza è consistente, raggiungendo
le prime posizioni. Nella provincia di Latina si contano 12.287 imprese femminili
(26% del totale delle imprese registrate), contro le 11.342 della provincia di
Frosinone (28,7% del totale delle imprese registrate). Rispettivamente Frosinone al
7° posto e Latina al 20°.
Sempre secondo l’analisi della CGIA, le imprese femminili sono maggiormente
presenti nel mondo dei servizi alla persona e alle imprese, per un totale del 56%.
Seguono le attività commerciali (circa il 20%), il settore HORECA (Bar, Ristoranti e
Alberghi) per un 10% e il settore dell’industria e dell’agricoltura con il 6%.
Ma cosa spinge una donna a “fare impresa”?
Sicuramente le motivazioni sono le più disparate. Professionalità, voglia di
Autoimprenditorialità, migliore Conciliazione lavoro-famiglia, dinamiche interne
all’Azienda familiare.
Secondo la CGIA sicuramente uno dei fattori è l’esigenza di inserirsi nel mondo
produttivo (imprenditorialità come necessità); a seguire il fattore “motivazionale”
ovvero una maggiore flessibilità lavorativa che permette la conciliazione lavoro-
famiglia e la consapevolezza di poter raggiungere migliori risultati economici
accompagnati da una maggiore indipendenza.

Il Governo, proprio quest’anno, ha avviato una serie di interventi finalizzati a
sostenere le politiche legate al mondo dell’imprenditoria femminile, stanziando circa
400 milioni di euro “con l’obiettivo di innalzare il livello di partecipazione delle donne
nel mercato del lavoro e, in particolare, di sostenerne la partecipazione ad attività
imprenditoriali”. Viene istituito il “Fondo Impresa Femminile” per l’erogazione di
finanza agevolata e contributi a fondo perduto per nuove imprese, sostegno
economico alle varie misure / bandi INVITALIA.
Certamente il mondo dell’imprenditori femminile necessita di sempre maggiore
attenzione. Molto spesso sono le “Donne Imprenditrici” che, mettendosi alla guida
dell’impresa familiare, riescono a portare a casa le migliori performance. La “Donna
Imprenditrice” (diciamolo sommessamente) spesso ha una marcia in più.