Lepini Green: occasione milionaria per Sezze e Maenza

Nel corso di un convegno tenutosi in Senato, nell’ambito del progetto Lepini Green, è emerso come i crediti di carbonio possano costituire un’importante risorsa economica per i comuni montani. La società E3R, spin-off dell’Università dell’Aquila, ha analizzato il potenziale di Sezze e Maenza. Per Sezze sono stati ipotizzati due scenari: il primo su 815 ettari di superficie boschiva, con 35ma crediti generabili per un valore tra poco meno di 700mila e un milione e mezzo di euro; il secondo su 131 ettari, con 6mila crediti e un valore che può superare i 270mila euro. I crediti sarebbero esigibili rispettivamente fino al 2039 e al 2035, con entrate annue per il comune stimate sui 70mila euro per 14 anni nel primo caso, e 20mila euro per 10 anni nel secondo.

Per Maenza, la valutazione ha considerato inizialmente la Foresta demaniale Carpinetana, pari a 370 ettari, che può generare 7mila crediti con un valore tra 147mila e 290mila euro. Estendendo lo studio a tutta la superficie forestale comunale, i crediti salirebbero a 22mila, con un valore economico tra 456mila e 910mila euro. In termini di ricavi annui, si parla di 14mila euro per 14 anni nel primo scenario, e 45mila euro annui per lo stesso periodo nel secondo.

Il prezzo attuale di mercato dei crediti di carbonio, stimato a 30 euro per tonnellata di CO₂, potrebbe aumentare significativamente nei prossimi anni, come osservato dal coordinatore della Green Community dei Monti Lepini, Paolo Frullini. Solo cinque anni fa, infatti, il valore di mercato era meno della metà dell’attuale. Questo incremento potenziale rafforza l’interesse strategico verso pratiche forestali sostenibili capaci di generare crediti di carbonio come forma di entrata stabile per i comuni coinvolti.