Licenziamento per insubordinazione, azienda condannata al reintegro

Fabio Leggiero

Accusata di insubordinazione e gravi mancanze nella prestazione lavorativa e per questo licenziata nel 2016: donna di Latina potrà tornare al lavoro presso “Fonderie Pontine Brevetti Catis” di Sermoneta. Lo ha deciso il giudice del lavoro Viola Montanari del Tribunale di Latina.

Con la sentenza, emessa ieri, termina il calvario patito dalla lavoratrice a seguito di un procedimento disciplinare confluito in licenziamento.

Il giudice Montanari ha accolto la tesi della lavoratrice accertando la totale infondatezza delle accuse poste alla base del licenziamento e condannando l’azienda alla reintegra della dipendente sul posto di lavoro con il relativo risarcimento danni. La sentenza consentirà alla lavoratrice di essere reintegrata dopo quattro anni di allontanamento ingiustificato, privata del lavoro e della retribuzione.

La lavoratrice rappresentata dall’avvocato Fabio Leggiero giuslavorista del Foro di Latina aveva impugnato il licenziamento, rivendicando la nullità ed illegittimità dello stesso, e l’utilizzo improprio del potere disciplinare in capo al datore di lavoro.

Soddisfazione da parte dell’avvocato Leggiero: “Sentenza giusta e giuridicamente corretta – ha commentato il legale della lavoratrice -, che conferma il diritto alla reintegra allorquando il fatto contestato ed alla base del licenziamento sia manifestatamente infondato. Nella fattispecie in esame è stato dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio l’assenza del fatto sia in senso giuridico che materiale, consentendo così il ripristino del diritto al lavoro della dipendente, tranciato, da un uso indiscriminato ed infondato del potere disciplinare”.