Lottizzazione abusiva hotel Cusani, Sinistra Italiana: la Regione si costituisca parte civile e ordini la demolizione

Nel 2016 l'apposizione dei sigilli all'hotel Grotta di Tiberio a Sperlonga da parte degli agenti del Nipaf di Latina

Il coordinamento provinciale di Sinistra Italiana interviene sulla nota vicenda giudiziaria del cosiddetto hotel Cusani. Lo scopo è quello di sollecitare la Regione Lazio a costituirsi parte civile e a ordinare, con i dovuti atti sostitutivi, la demolizione dell’abuso a garanzia della legalità e della tutela del territorio.

“Nei giorni scorsi – evidenzia in una nota stampa Sinistra Italiana – avrebbe dovuto tenersi l’udienza del processo penale che vede imputato anche l’attuale sindaco di Sperlonga Armando Cusani, accusato del reato di lottizzazione abusiva per l’albergo “Grotta di Tiberio”, di sua proprietà unitamente al suocero. L’abuso edilizio, in assenza delle prescritte autorizzazioni, non è esattamente di piccola entità e il capo d’imputazione fornisce cifre eloquenti: 1600 metri quadri per complessivi 5000 metri cubi, parcheggi per 480 metri quadri e viabilità per ulteriori 900. Una struttura abusiva in una zona in cui è di fatto interdetta anche la minima possibilità edificatoria. Nella medesima vicenda, ma in un diverso procedimento penale, la Cassazione si è già pronunciata, condannando in via definitiva il sindaco e il suo socio per il reato paesaggistico (prescritto l’abuso d’ufficio). In ambedue i casi la Regione Lazio ha la possibilità di ribadire il proprio ruolo di garante della legalità e della tutela del territorio. Nel processo ancora in corso il Pubblico Ministero ha individuato come parti offese sia la Regione Lazio che il Comune di Sperlonga (il cui sindaco è proprio Armando Cusani): l’ente regionale può cioè costituirsi parte civile nel procedimento a tutela sia del territorio che dei cittadini. Per quanto riguarda la sentenza di Cassazione, il Comune di Sperlonga avrebbe dovuto emettere la dovuta ordinanza di demolizione. Sarebbe stato troppo aspettarsi che quei funzionari adottassero un atto dovuto nel contrasto all’abusivismo (come invece hanno fatto in situazioni ben meno rilevanti)? Anche in questo caso, però, è possibile e previsto un intervento risolutivo: la Regione Lazio può e deve intervenire e ordinare, con i dovuti atti sostitutivi, la demolizione dell’abuso. Sinistra Italiana – si legge infine nel comunicato – chiede quindi l’impegno del Presidente Zingaretti e dei propri rappresentanti nell’Assemblea Regionale affinché si dia corso ai provvedimenti che la legge, il buonsenso, la difesa del territorio e i cittadini sensibili a tali valori richiedono. In tal senso questo comunicato viene loro inviato, nella certezza che, di fronte all’abuso e alla prepotenza, la Regione Lazio voglia assumere i compiti che le spettano e che da essa ci attendiamo, nel rispetto anche degli impegni programmatici assunti con la vittoria elettorale”.

L’hotel Cusani è stato citato nella relazione della Corte dei Conti, inaugurazione anno giudiziario 2016, come esempio emblematico in fatto di danno ambientale, violazione delle disposizioni urbanistiche e di responsabilità amministrativa. La responsabilità in capo all’ufficio tecnico del Comune, secondo la relazione, avrebbe comportato la mancata riscossione delle somme a titolo di oneri concessori e sanzioni, quantificabile nella misura pari al doppio del valore venale delle superfici abusive, che in base ai riferimenti forniti dall’Agenzia del territorio e dall’Osservatorio del mercato immobiliare, utilizzati dal Corpo forestale dello Stato ai fini dei predetti calcoli  relativi al danno alle pubbliche finanze, è valutato in 598.120 mila euro.