Maenza, l’acqua scarseggia e le scuole rischiano la chiusura

Non bastassero le 12 ore al giorno di interruzione programmata annunciata da Acqualatina (dalle 22 alle 6 e dalle 14 alle 18, a Maenza ci si è resi conto che l’interruzione idrica sta andando ben oltre tali orari, aggravando le criticità. E dopo mesi in cui la risorsa idrica ha scarseggiato, i maentini sono avviliti per una situazione che non accenna a migliorare. Il perdurare della carenza idrica, con rubinetti a secco per ore ed ore di notte e di giorno, prosciugando anche la capacità suppletiva dei serbatoi ausiliari degli edifici scolastici, potrebbe costringere il primo cittadino ad emettere un’ordinanza di chiusura delle scuole in cui non potrebbero più essere assicurato il rispetto delle norme igienico e sanitarie previste. Il sindaco Claudio Sperduti, ha quindi deciso finalmente di prendere la situazione in mano inoltrando una comunicazione al gestore e all’ATO4: “In riferimento all’ogetto ed alle ripetute segnalazioni, sono a segnalare quanto segue:
La zona montuosa del territorio, Monte Acuto Sant’Arcangelo e Le Rose ormai dalla scorsa primavera soffre una carenza idrica senza precedenti. Vi sono circa una decina di famiglie che a tutt’oggi e dallo scorso mese di maggio non hanno più avuto acqua se non attraverso il servizio botte che li rifornisce con frequenza bisettimanale, mentre altre famiglie, in zone limitrofe, sprovviste di serbatoio ricevono acqua esclusivamente durante le ore notturne e solo per un paio di ore. Dal mese di luglio nel pozzo di San Arcangelo vi è una pompa così detta a Baderna che quotidianamente disperde nel fosso adiacente, migliaia di litri di acqua e nonostante le ripetute segnalazioni ancora non viene riparata, regolata e/o sostituita; Su questo fatto vi è pendente una denuncia alla Procura della Repubblica; Riguardo invece i nuovi orari di interruzione, comunicati dal gestore, vivendo io stesso nel centro storico, ho constatato personalmente che nelle giornate di venerdi, sabato e domenica scorsi dalle 09:00 e fino alle 19:00 della sera non vi è stata acqua cosi come nel plesso scolastico di Via San Sebastiano venerdi a partire dalle alle ore 12:00. Questo fatto, che andrò a verificare oggi stesso, mi potrebbe costringere ad emettere una ordinanza di chiusura del plesso impedendo lo svolgimento delle lezioni in orario pomeridiano. Per i fatti su esposti si chiede di intervenire nei confronti del gestore affinché comunichino:
1. gli orari e le quantità di acqua che quotidianamente viene distribuita dalla sorgente di Monte Acuto, dal pozzo di Sant’Arcangelo e dal pozzo così detto “Ciccarone”;
2. gli orari e le quantità di acqua che quotidianamente, proveniente da Fiumicello, viene immessa nel serbatoio di Via San Rocco distinguendo quanto ne viene distribuita in Paese e quanta in direzione “Le Rose”;
3.consegnino al nostro ufficio tecnico copia delle chiavi di accesso ai serbatoi presenti sul territorio al fine di verificarne lo stato.
Si chiede inoltre alla S.V. di inserire nell’ordine del giorno della prossima assemblea dei Sindaci di discutere la possibilità di valutare la concessione di sgravi economici per le famiglie che hanno subito disservizi nonché il riconoscimento dei maggiori costi di energia elettrica per l’uso delle autoclavi”.
Già ad inizio estate, su iniziativa del circolo di Gioventù Maentina, c’era stata una raccolta firme per chiedere numi circa la drastica riduzione idrica, che a visto Maenza patiredi più i razionamenti rispetto agli altri paesi serviti dalla medesima condotta adduttrice di Fiumicello. L’avvocato Pucci invece, nei giorni scorsi, ancora una volta, è tornato a proporre un’azione legale congiunta.