Marina di Latina, Ciolfi: “Sabbia chiara e spiagge pulite, non fuggite dal nostro litorale. Abbiamo idee valide”

erosione

Nel “punto di mezza estate” offerto dalla consigliera comunale Maria Grazia Ciolfi, delegata al lungomare di Latina, non soltanto “le cose fatte” (leggi qui) ma anche “gli obiettivi del futuro prossimo” tra i quali indica tantissime priorità, prima fra tutte la redazione del nuovo Pua “in luogo di realizzazione”, sottolinea la stessa nel comunicato stampa diffuso ieri.

Il piano di utilizzazione degli arenili

Si scrive Pua e si legge piano di utilizzazione degli arenili. “In luogo di realizzazione”, certo, ma la consigliera di Latina Bene Comune omette di dire in luogo di realizzazione dallo scorso anno, da quando a luglio 2016 fu affidato l’incarico di redazione della Valutazione ambientale strategica (l’avviso pubblico fu disposto dalla gestione commissariale), “prescritta” dalla Regione che nel 2015 aveva bocciato il Pua proposto dall’amministrazione comunale guidata da Giovanni Di Giorgi. A che punto si è ora? Le ultime notizie ufficiali risalgono all’11 maggio 2017 quando nella seduta pubblica del question time l’assessore Giulio Capirci, in risposta ad un’interrogazione presentata dal consigliere Nicola Calandrini sull’argomento, svelò l’arcano: tutto bloccato per due ragioni. La definizione dell’adeguamento del Pua alle nuove normative – disse Capirci – era stata affidata agli uffici che tuttavia non l’avevano espletata. “Ora abbiamo pensato di affidare l’adeguamento del Pua allo studio di architetti già incaricato per la Vas e tornare quindi in Consiglio comunale per l’approvazione del nuovo Pua”, aveva aggiunto. Poi la questione del Rup, responsabile unico del procedimento amministrativo. “Chi è il Rup ?” aveva chiesto Calandrini. Risposta: Ventura Monti. L’architetto sospeso a novembre 2016 a seguito dell’inchiesta Olimpia. Dunque, un Rup inesistente per la redazione del Pua e per la Vas. “Ecco perché non avete fatto le conferenze dei servizi per le autorizzazioni necessarie alla destagionalizzazione come da delibera dello scorso settembre”, aveva tuonato Calandrini. E per fortuna che come dice Ciolfi, la prima priorità è la redazione del nuovo Pua. Vogliamo sperare che avendo citato il Pua tra gli obiettivi del prossimo futuro spunti nell’immediatezza un nuovo atto amministrativo che confermi il buon proposito della consigliera.

Le altre priorità

Oltre al Piano di utilizzazione degli arenili, la consigliera delegata al lungomare indica tra le priorità anche “il Piano della costa, ai  cui studi propedeutici lavorerà la nostra Facoltà di Ingegneria, finalizzato ad operare più concretamente e con maggiore forza sul problema dell’erosione anche attraverso la movimentazione della sabbia dragata dal porto di Anzio verso le nostre coste e sulla riqualificazione del litorale passando anche per la pianificazione della portualità del nostro territorio, il fosso Mascarello, la destagionalizzazione, lo schema di assetto della Marina di Latina, sul piano urbanistico, in anticipo rispetto ai tempi per l’attuazione della recentissima legge regionale, la numero 7 del 18 luglio 2017 ‘Disposizioni per la Rigenerazione e per il recupero edilizio’ si sta lavorando alla redazione di uno schema di inquadramento/assetto della Marina, strumento innovativo, riferimento compiuto ed organico per gli interventi edilizi ed urbanistici orientati alla complessiva riqualificazione di tutto il territorio comunale, che sarà il motore di traino dell’urbanistica nel nostro mandato”. Un contributo – quest’ultimo passaggio di Ciolfi – omnicomprensivo che forse meritava qualche delucidazione aggiuntiva perché al cittadino giungesse appieno la sua verità e non quella falsata dai detrattori.

A Latina spiagge bellissime

Una verità quella di Ciolfi che prova ad imporla attraverso l’oggettività della realtà: “Vi invito di nuovo, come feci qualche mese fa – si legge nel comunicato stampa di ieri -, a trascorrere una giornata di mare presso il nostro litorale anziché prendere la via di Sabaudia o San Felice. Troverete sabbia chiara (forse nel senso di trasparente, che non si vede a seguito dell’erosione e delle mareggiate, quelle di fine giugno e quella di stanotte che ieri quando la consigliera ha scritto il comunicato certo non poteva prevedere, meglio precisarlo, ndr), spiagge pulite, marciapiedi in ordine, grazie al servizio di spazzamento quotidiano dei dipendenti di Latina Ambiente (poi se l’erba è secca nelle aiuole pazienza, del resto è la stagione della crisi idrica, ndr). Troverete acqua limpida (quella del mare, ndr). Un miracolo ambientale? (domanda la consigliera, ndr) Forse (risponde, ndr), oppure un maggior controllo sull’attività dei depuratori, un maggior rispetto delle regole comportamentali ambientali, forse anche le abitudini dei cittadini stanno cambiando, una grande mano in tal senso ce la darà anche il contratto di fiume, un altro grandissimo pilastro del bene comune, la cui importanza va diffusa ovunque, per la difesa e la salvaguardia delle nostre sorgenti e dei nostri corsi d’acqua, perché dobbiamo ricordare che qualsiasi cosa noi utilizziamo e poi dismettiamo, gettiamo nei rifiuti, dopo giorni, mesi o anni arriva nei nostri corsi d’acqua e poi al mare, quindi la difesa delle nostre acque dipende in primo luogo da noi”. Giusto!

Idee e progetti non vaghi

“Dentro la casa della città – commenta Ciolfi a difesa dell’azione amministrativa di Lbc – si lavora duramente, e grazie proprio al lavoro combinato dei dipendenti del servizio ambiente, demanio, patrimonio, lavori pubblici e dei nostri vigili urbani (meno male che c’è qualcuno in maggioranza che apprezza il personale del Comune di Latina, spesso considerato dalla giunta di Coletta un ostacolo-zavorra, ndr), stiamo portando a casa alcuni risultati anche sulla nostra Marina, nella consapevolezza che molto di più dovrà essere fatto. La nostra visione, e le idee ed i progetti per realizzarla non sono vaghi e disorientati come taluni vogliono far credere, sono tutt’altro chiari e pronti, e semplicemente si adatteranno ad una progettualità naturale già esistente, che ci ha fatto dono di una duplice realtà ambientale (Rio Martino-Capoportiere; Capoportiere-Foce Verde, ndr)”.

Il doppio volto della Marina

La consigliera Ciolfi conclude il suo intervento incantata dal doppio volto della Marina di Latina: “a sinistra, il lungomare tratto B, caratterizzato da una realtà paesaggistica e naturalistica imponente e meravigliosa e di cui incredibilmente nessuno pare essersene ancora accorto (forse non se ne era accorta prima la consigliera Lbc, ndr): parco naturale, oasi naturalistica, selvaggia, da mantenere intatta, da tutelare oltremodo anche con maggiori strumenti rispetto a quelli già attuati. A destra, lungomare tratto A, caratterizzato da una urbanizzazione disordinata, causa del vero disastro ambientale (avete capito bene, operatori balneari che vi lamentate tanto dell’erosione, la colpa non è del mancato ripascimento ma dell’urbanizzazione disordinata, ndr) del nostro litorale, che dobbiamo  andare a trasformare nel cuore pulsante della Marina di Latina, attrattivo e recettivo, sempre vivo, allegro ed anche un po’ rumoroso, d’estate e d’inverno, pullulante di attività commerciali (alcune hanno chiuso i battenti, ma anche questo potrebbe essere un evento fisiologico, per usare lo stesso termine che il sindaco Damiano Coletta ha utilizzato per le dimissioni dell’assessore Antonio Costanzo, ndr)”.”A questo punto – conclude Ciolfi dopo la disquisizione sul lato A e B – il turista come il cittadino non avrà che da scegliere l’opzione desiderata”.