Stessa spiaggia, stesso mare? A Latina non vale, poiché la spiaggia è in estinzione. La conferma arriva da una foto scattata questa mattina e già in rete da diverse ore. A postarla è Rita Schievano, attivista sensibile alle problematiche del lungomare. “La conseguenza di ciò è economica non solo per gli operatori del settore – commenta – ma anche per i cittadini che ahimè non hanno più il loro ombrellone. Continuerò a denunciare le situazioni che vedono un’amministrazione distratta e bugiarda prendersi gioco di un’intera città, pur sapendo che non ci sarà un briciolo di buonsenso per risolvere anche questo problema”.
Lo scorso anno il video realizzato dal meetup 256 metteva a confronto la situazione della costa di Latina da Foce Verde a Capoportiere nel 2003 con quella del 2016. Evidente la linea di arretramento dell’arenile a causa dell’effetto erosivo del mare e di interventi di ripascimento “sbagliati”. A distanza di un anno la situazione è ulteriormente peggiorata senza che il fenomeno abbia trovato ostacoli di alcun tipo da parte delle istituzioni.
“Credo serva a poco fare l’elenco delle criticità che permangono sul lungomare (ancora oggi si attende invano la messa in sicurezza delle infrastrutture d’accesso all’arenile, e ancor più la segnaletica che la Capitaneria di porto impone quale avviso ai bagnanti di un tratto d’arenile ove non c’è servizio di salvataggio oltre ovviamente al posizionamento dei servizi igienico sanitari…) e come se non bastasse – scrive Schievano -,le perturbazioni climatiche in arrivo infieriscono su quelle attività che operano tra le mille difficoltà limitando notevolmente il tratto di spiaggia in concessione. Un lembo di spiaggia che si è dimezzato nel tempo perché nessuna amministrazione ha mai tutelato la costa con interventi programmati, né tantomeno ad oggi l’ufficio demanio si preoccupa di rivedere gli ampliamenti atti a consentire il posizionamento di un numero sufficiente di ombrelloni.
Anzi basta verificare all’albo pretorio che le aree date hanno volumi pari a 30 metri. Ma quel tecnico esce mai da quell’ufficio? Lo sa in che stato si trova l’arenile oggi?
Non avremo prima della prossima primavera alcun intervento di tutela della nostra costa (e le mareggiate invernali si sa hanno maggiore intensità)… sempre che le promesse di questo sindaco non siano l’ennesimo spot”.
Alla denuncia di Schievano si è aggiunto un intervento sull’argomento dei consiglieri di opposizione Giovanna Miele e Giorgio Ialongo: “Siamo estremamente preoccupati per lo stato delle spiagge dopo la mareggiata di stanotte. Il mare continua a divorare la costa del litorale di Latina, ma per intervenire il Comune aspetterà la prossima primavera, e speriamo che non sarà troppo tardi. Con l’evento di questa notte si sta verificando quello che avevamo previsto, si rischia concretamente che la spiaggia sparisca. Lo scorso 1° giugno nel corso del Question Time da noi sollecitato, l’assessore Roberto Lessio ci ha detto che la Regione Lazio non ha soldi, interverrà solo in caso di emergenza. Dunque i primi interventi saranno fatti dal Comune, ma a partire dalla prossima primavera. Già all’epoca avevamo detto che attendere era una follia, perché l’inverno avrebbe aggravato la situazione. Oggi scopriamo che non serve neanche aspettare l’inverno, già adesso rischiamo di vedere compromesso il nostro litorale”.
“Serve un intervento immediato, non si può attendere oltre – concludono Ialongo e Miele – Noi non vogliamo strumentalizzare questo tema, vogliamo che gli sia data la giusta attenzione, e che l’amministrazione intervenga subito con tutti i mezzi e tutti i modi per sollecitare la Regione e per arginare un problema che rischia seriamente di aggravarsi e compromettere il lungomare di Latina”.