“Mi fa schifo”, parole grosse in consiglio comunale. Zuliani: “Inaccettabili”

Nicoletta Zuliani

Le parole grosse volate ieri, 17 maggio, in consiglio comunale, a Latina, non sono state ben digerite dalla consigliera del Pd, Nicoletta Zuliani.

“Sono inaccettabili – ha detto – le forme offensive che la discussione ha assunto: parole come “mi fa schifo” indirizzate ai banchi della minoranza dove la rappresentante del partito democratico faceva dichiarazioni del tutto legittime su un emendamento presentato in extremis dal profilo discutibile, sono da censurare sia moralmente che politicamente”.

La questione su cui si stanno battendo nella minoranza è sempre quella della trasparenza: riguarda un tema fondamentale: quello della trasparenza. “Il Regolamento di accesso agli atti ai consiglieri – ha spiegato – non può essere imposto a colpi di maggioranza.
L’emendamento presentato in extremis dai consiglieri di Lbc e votato a maggioranza non è altro che un sotterfugio per far entrare dalla finestra una limitazione di accesso rifiutata dallo stesso Ordine degli avvocati. Le parole cancellate dalla bozza del Regolamento dell’avvocatura sono state fatte rientrare nel Regolamento dell’accesso ai consiglieri”.

Le parole “Sono sottratte all’accesso dei consiglieri le relazioni e memorie inerenti la prevenzione della corruzione dell’Ufficio anticorruzione e antimafia secretate dal responsabile per motivi di sicurezza (…)” non hanno alcun fondamento normativo. Il responsabile anticorruzione dovrebbe invece occuparsi di tenere costantemente aggiornato il Consiglio del proprio lavoro e delle proprie risultanze, e non preoccuparsi di come negare gli atti ai consiglieri comunali. Una responsabilità politica – ha concluso Zuliani – di sindaco e maggioranza pesantissima”.