“Mia moglie è affetta da autolesionismo”. Spietato stalker arrestato a Terracina

La casa era perfettamente in ordine, ma il corpo di lei era ricoperto da evidenti ferite da taglio. E’ questa la scena che gli agenti della Squadra Volante del commissariato di Terracina, questa notte, si sono trovati davanti non appena raggiunta l’abitazione da cui era scattata una richiesta di soccorso. La donna, di origine marocchina, era sotto choc. Immediata era scattata l’assistenza psicologica e medico-sanitaria, offerta dal personale della Polizia di Stato e del pronto soccorso dell’ospedale di Terracina. La sua salvezza. Senza questa corsa, ancora una volta il marito, suo connazionale, l’avrebbe fatta franca.

 Non appena tornata in sé, la donna ferita – lontana dal marito – si è aperta al personale della Squadra Anticrimine, segnalando di essere stata vittima di una interminabile sequela di episodi lesivi e di maltrattamenti. Botte e minacce di morte, sevizie con il coltello e limitazione della sua libertà personale. L’uomo per garantirsi che la moglie non si allontanasse dalla casa familiare, sottraendosi ad un’esistenza fatta di violenza e prevaricazioni, l’aveva infatti privata del passaporto del figlio di tre anni. Circostanza accertata dalla Polizia che, allo sfogo della donna, ha tempestivamente avviato un’attività investigativa rinvenendo a casa di un parente del marito il passaporto del piccoletto. E ancora, per non farla scappare, in occasione delle sue assenza per motivi di lavoro, le toglieva i soldi in modo che non potesse andare da nessuna parte e quando la feriva, l’accompagnava al pronto soccorso per assicurarsi che dichiarasse di essersi fatta male a seguito di incidente domestico.

Nessuna denuncia a carico del marito aguzzino il che ha spinto i poliziotti a verificare a fondo la veridicità del racconto della donna. Veridicità accertata dallo sguardo della poveretta che comunque andava comprovata ai fini dell’indagine. La caparbietà ha consentito agli investigatori di raccogliere oggettivi riscontri a sostegno delle dichiarazioni della vittima, tra i quali il rinvenimento del coltello utilizzato per le sevizie. Prima che scattassero le manette attorno ai suoi polsi, B.S.E, incensurato di 31 anni, ha provato a scagionarsi sostenendo che sua moglie fosse affetta da autolesionismo.

Questa mattina stessa il 31enne è comparso davanti al giudice Fabio Velardi che ha convalidato l’arresto disponendo per lui la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento alla moglie, ai luoghi da questa frequentati e di comunicazioni con la stessa con qualsiasi mezzo.