Migranti a Latina, in chiusura due centri di accoglienza. Avanti tutta con lo Sprar

L'assessore Patrizia Ciccarelli

Porta la firma dei consiglieri Nicola Calandrini e Matilde Celentano l’interrogazione presentata oggi al question time di Latina rivolta all’assessore ai servizi sociali Patrizia Ciccarelli. Lo scopo era quello di capire a che punto fosse l’avanzamento dell’accoglienza attraverso il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che messo a regime dovrebbe comportare la riduzione degli immigrati presenti nei Centri di accoglienza straordinaria sui quali il Comune non ha competenza.

Nicola Calandrini

“Non c’è dubbio – ha detto Calandrini – che le ricadute sul territorio dell’emergenza migranti debba essere gestita attraverso lo Sprar, ma a Latina la forbice tra le presenze nei Car e quelle riconducibili al sistema di protezione è ancora troppo ampio: stiamo a 860 a 100. Quanto tempo occorre per restringere la forbice e sperare nella clausola di salvaguardia? Parlo della clausola di salvaguardia che rende esenti dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza quei Comuni che appartengono alla rete Sprar o che hanno manifestato la volontà di aderirvi? Una clausola che riappropria ai sindaci il potere decisionale”.

L’assessora Ciccarelli, nella sua riposta, ha dato contezza del fatto che l’individuazione del soggetto attuatore dello Sprar è avvenuta in ritardo rispetto alla tabella di marcia poiché il bando di gara è andato deserto ed è stato necessario riaprirlo. Detto ciò è difficile prevedere tempi di riduzione della forbice poiché, ha spiegato la delegata al Welfare, l’ampliamento viene gestito in automatismo da parte del gestore che sarà “pungolato” dalla possibilità di finanziamento. L’affidamento è triennale ed è rinnovabile per altri tre anni.

L’assessore ha concluso il suo intervento dando anche delle novità in termini di Cas: “Due Cas – ha sottolineato – saranno chiusi la prossima settimana. Si tratta di quello di Casal delle Palme, in cui sono ospitati 100 immigrati che saranno trasferiti in altre strutture di via Nascosa, e di quello hotel de La Ville, i cui 60 ospiti saranno trasferiti in altri comuni”. Ciccarelli si è detta favorevole ad accogliere la richiesta contenuta nell’interrogazione volta a trovare una soluzione per la pubblicazione, sul sito del Comune, di informazioni e dati delle presenze in città di immigrati e dei luoghi in cui sono alloggiati per evitare il diffondersi di notizie non corrispondenti alla realtà dei fatti.

Calandrini si è mostrato fiducioso nella strada intrapresa dall’amministrazione comunale in questo ambito, del resto – ha spiegato – il partito di Fratelli d’Italia anche in altri comuni, come ad esempio a Terracina, ha intrapreso questo stesso percorso.