Monte San Biagio, prostituzione al Sentiero: arrestati a processo

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Fissato il processo per il locale “Il sentiero” di Monte San Biagio, per favoreggiamento della prostituzione. Questa mattina, presso il tribunale di Latina, si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Mario La Rosa. Secondo il proprietario del club, Michele Antonelli, difeso dagli avvocati Angelo Palmieri e Massimo Basile, nelle stanze si potevano fare scambi di coppie, ma niente altro.

Al gip Pierpaolo Bortone, durante l’interrogatorio dopo gli arresti avvenuti nel marzo del 2017, aveva spiegato che i clienti pagavano per questo una quota e potevano così entrare e intrattenersi al bar o nei privè. Gli agenti, durante le indagini, però, avevano raccolto le testimonianze di 3 donne di origine romena, che avevano raccontato di essere state sfruttate dal titolare del locale che prima le assumeva come ballerine o spogliarelliste e poi le costringeva a prostituirsi.

Durante l’udienza di oggi una ragazza, Mariana Florentina D. ha chiesto di essere giudicata in abbreviato, il rito che prevede la riduzione di un terzo di una eventuale pena. Al termine della discussione è stata condannata a 4 mesi di reclusione. Gli altri 5 indagati hanno scelto invece il rito ordinario, sono stati oggi rinviati a giudizio e il processo inizierà il 9 dicembre davanti al giudice Morselli.

Sul banco degli imputati, oltre ad Antonelli anche Daniele Pannone, secondo gli inquirenti, suo stretto collaboratore.

Nel 1995 Antonelli fu accusato di aver ucciso il socio in affari. Soltanto un anno dopo fu assolto anche grazie al lavoro dell’avvocato Angelo Palmieri, perché al momento del delitto si trovava in un altro posto.