Monti Lepini, uliveti abbandonati: la denuncia di “Altritalia Ambiente”

I 300 ettari del nuovo impianto di oliveto ad Avigliano Umbro

Sui Monti Lepini gli uliveti restano abbandonati. La denuncia arriva da Felice Cipriani, delegato per il Lazio di “Altritalia Ambiente”. L’associazione senza scopo di lucro presente in tutta Italia si occupa di promuovere la difesa, il risanamento e lo sviluppo del territorio e dell’ambiente.

“Sui Lepini si dorme e si fanno convegni – ha spiegato Cipriani – In località ciociare come Vallecorsa si valorizza il patrimonio dei terrazzamenti in pietra e olivetati. Sono 40 anni che si discute a Maenza dei 12 ettari di uliveto demaniale denominato Costarella, ma non si vede luce di giorno e intanto le macere crollano e gli ulivi sono abbandonati da tanti anni.

Sempre a Maenza – ha continuato – ci sono gli 823 ettari di bosco demaniale. Come sono gestiti? Sui Lepini si sta bene al bar. Il comune di Vallecorsa invece è iscritto nel registro dei paesaggi rurali storici nazionali: i famosi e tipici terrazzamenti in pietra olivetati, presenti sul territorio vallecorsano. Parliamo di un paesaggio agricolo unico al mondo, descritto già dallo scrittore Moravia nel libro La Ciociara e che divenne un film da Oscar con Sofia Loren e la regia di Vittorio De Sica. Una meraviglia che fa parte dei soli 4 paesaggi agricoli al momento riconosciuti dal Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali (unico nel Lazio)”.

Insomma, secondo Altritalia Ambiente in altre zone si studia e si valorizzano gli uliveti e in generale le risorse presenti, sui Monti Lepini, invece no. E sono anche preda di piromani e pascoli abusivi. “Un grande patrimonio secolare si sta depauperando per incuria e trascuraggine delle istituzioni locali e regionali”.

Un altro esempio di buona gestione è quello umbro. Umbria a Avigliano si sta impiantando l’oliveto più grande d’Europa. Circa 400mila olivi e 300 ettari occupati. Quasi 10 milioni di investimento.

“A maggio – ha detto ancora Cipriani – quando sono stato in Spagna ho appresso che il governo punta a far diventare il Paese il maggior produttore di olio. Quest’anno impianteranno un milione di piante. Noi dei Monti Lepini gli ulivi li stiamo distruggendo nonostante l’olio sia superiore per qualità a quello spagnolo e a quello delle colline umbre. Manca un progetto, mancano i giovani che non hanno capito che ci possono essere margini di lavoro in un’agricoltura organizzata e qualificata. E’ assente la Regione Lazio.

Quanti oliveti sono dismessi ogni anno per la scomparsa degli anziani proprietari? A Maenza, trent’anni fa cercai di favorire la costituzione di una cooperativa che si facesse carico dell’uliveto della “Costarella”. La coop. arrivò a costituirsi, poi le camarille paesane l’affossarono nel nascere. Non riuscì nemmeno il tentativo di creare l’associazione “Amici dei Lepini”. Insomma – ha concluso – poche speranze di crescita dei Lepini ma abbandono e degrado”.