Nel tardo pomeriggio di ieri, nel porto commerciale di Gaeta a seguito di ulteriori accertamenti effettuati a bordo del Motopesca Rosinella, è stato rinvenuto a bordo del peschereccio il corpo di Giulio Oliviero, il marittimo che risultava ancora disperso dalla data di affondamento del peschereccio avvenuto lo scorso 19 aprile.
Il ritrovamento del cadavere è stato reso possibile grazie alla rimozione del groviglio di reti ammassate nel gavone del motopeschereccio che ricopriva l’intero locale destinato al deposito delle reti.
Al rinvenimento del corpo, verosimilmente appartenente al comandante Oliviero, i militari della Guardia Costiera di Gaeta, che stavano vigilando sulle operazioni di svuotamento del peschereccio, hanno immediatamente sospeso ogni attività, informando la Procura della Repubblica di Cassino, che ne disponeva la rimozione.
Le operazioni di recupero del cadavere però risultavano impossibili a causa dell’accesso al locale, particolarmente angusto e di ridotte dimensioni. Tale impedimento rendeva necessario l’intervento di una squadra specializzata dei Vigili del fuoco di Latina che, giunti a Gaeta in tarda serata, provvedevano, così, a creare una idonea via di accesso per consentire la rimozione del corpo.
Dopo gli accertamenti di rito da parte del medico legale, ed il riconoscimento del cadavere effettuato dai familiari, lo stesso, come disposto dalla competente Procura della Repubblica di Cassino, è stato trasferito presso l’obitorio comunale di Formia a disposizione dell’Autorità giudiziaria per l’effettuazione degli esami autoptici.