Né a destra né a sinistra, LatinAttiva vuole rianimare la città

Massimo Ceccarini

Né a destra né a sinistra: vogliamo stare al di sopra“. Scende in campo a Latina il movimento politico LatinAttiva, fondato da imprenditori e professionisti uniti dalla comune appartenenza al territorio e alla città.

Il gruppo si è costituito un anno fa, ma ora che si intravvede l’orizzonte delle prossime amministrative del 2021 si è pubblicamente presentato con una conferenza che si è tenuta ieri chiarendo che il movimento gode di autonomia rispetto ai partiti politici e ad altre formazioni, ed è animato dall’amore per la propria comunità e dalla preoccupazione per il declino sociale ed economico della stessa.

L’obiettivo è quello di superare il dibattito ideologico destra-vs-sinistra, nell’interesse della comunità e con la volontà di promuovere, assieme a trasparenza ed onestà, anche la capacità di dibattere e la volontà di incidere nella soluzione dei problemi ormai sedimentati del territorio.

Fondato su spirito di partecipazione politica attiva e di proposizione. il movimento si propone di superare le vecchie contrapposizioni ed il rifiuto di nuove chiusure ed
autoreferenzialità, manifestando la volontà di apertura.

“I gruppo è infatti – ha dichiarato Massimo Ceccarini, coordinatore del movimento LatiAttiva – aperto a tutti i concittadini stanchi e insoddisfatti delle attuali alternative politiche, ma allo stesso tempo insoddisfatti delle manifestazioni di sola protesta e desiderosi di azioni concrete per il superamento dei problemi del territorio. La città di Latina ed il territorio pontino sono luoghi di grandi ricchezze nascoste, sia materiali ed ambientali, che umane. Tuttavia la crisi economica e sociale hanno depresso l’economia locale, impoverito la comunità, cronicizzato problemi preesistenti e indebolito la vivibilità dei luoghi stessi, che meritano azioni politiche serie non solo nella gestione dell’ordinarietà ma anche (e sopratutto) nell’ottica del costruire un futuro vivibile, aiutare la ripresa economica e favorire la permanenza dei giovani e del lavoro”.

Il movimento ha affermato che le difficoltà del territorio sono ben descritte dalle condizioni di impoverimento del centro storico cittadino: “Su questo aspetto il gruppo è in questi giorni particolarmente attivo, portando richieste e proposte riguardo il superamento del degrado, delle difficoltà di accessibilità e della sua perdita di attrattività dovuta anche alla delocalizzazione di numerosi punti di interesse pubblici e privati”.

Questo focus sul centro è per il gruppo una delle priorità all’interno del dibattito complessivo: “Una città come Latina non può esercitare pienamente il suo ruolo di attrattore e di capitale naturale del suo territorio senza una seria politica di rianimazione del suo cuore pulsante. A partire da queste constatazioni Luciano Comelli e Nazzareno Giorgi hanno sottolineato a nome del movimento quanto “la partecipazione della cittadinanza e la ricostruzione del tessuto sociale siano esigenze imprescindibili per affrontare la sfida, assieme all’iniezione di solide competenze tecniche ed al coinvolgimento giovanile, rimarcando l’apertura del gruppo anche a collaborazioni con altre realtà associative e politiche purché condividano lo stesso slancio di rinnovamento nel
segno della comune identità pontina e della comune voglia di azioni concrete e non ideologiche”.

Il gruppo promette di distinguersi, nel prossimo quanto imminente futuro, sul piano delle competenze, della concretezza e dell’apertura al confronto.